Titoli tossici, bad bank e direttive europee: se ne discute con Anassilaos
Promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, si terrà martedì 23 febbraio alle 17,30 presso la Sala di San Giorgio al Corso, il primo dei Salotti Finanziari promossi dal Sodalizio reggino al fine di comprendere meglio l’attuale congiuntura economica e la crisi del sistema bancario italiano, punto nevralgico del sistema economico del Paese e, nello stesso tempo, fonte di timori dei piccoli risparmiatori che alle banche affidavano i risparmi di una vita di lavoro con un tasso di fiducia verso istituzioni e uomini che nel corso degli ultimi mesi è andato sempre più scemando nonostante le rassicurazioni, anzi, forse, a dispetto di esse.
Il tema del primo incontro saranno le “Nuove direttive comunitarie: quale tutela per il risparmiatore?”. Interverrà Laura Marra, del Private Banker Group Manager Fideuram che risponderà alle domande e ai quesiti degli amici presenti. “Un incontro - scrive il Presidente di Anassilaos Stefano Iorfida nella nota introduttiva alla manifestazione - apparentemente “tecnico” e forse inusuale per una Associazione Culturale ma cultura non significa soltanto letteratura, filosofia, arte o storia quanto, e soprattutto, formarsi una opinione propria degli eventi e dei fatti che si verificano intorno a noi e che, nel bene e nel male, andranno a incidere nel nostro quotidiano, nelle nostre abitudini modificandole o, come spesso accaduto nel corso della storia, travolgendole”.
Il tema affrontato in questo primo salotto - altri ne seguiranno dedicati al complesso risico della grande finanza e dell’economia - è di grandissima attualità alla luce delle nuove regole bancarie europee che coinvolgono i risparmiatori nel rischio fallimento del proprio istituto di credito. Regole, delle quali lo stesso Governatore di Bankitalia Visco ha chiesto di recente la revisione, ottenendo una sorta di niet dal Governatore della BCE, oggi in Italia contestate da più parti ma approvate a suo tempo all’unanimità - e quindi, anche con il voto favorevole del nostro Paese - e i salvataggi bancari decisi dal un recente decreto legge del Governo che ha, di riflesso, portato alla rovina tanti piccoli risparmiatori, sono elementi che hanno accresciuto grandemente i timori dei risparmiatori, preoccupazioni alimentate anche dalla crisi della borsa di Milano che ha avuto come suo epicentro e causa il sistema bancario italiano in attesa, si dice e si scrive, che il Governo decida sui cosiddetti “titoli tossici” presenti nel portafoglio degli istituti e che altro non sarebbero che crediti (cioè prestiti erogati a cittadini o imprese) che le banche non riescono a recuperare.
Si scrive sulle pagine politiche ed economiche di numerosi prestigiosi quotidiani che questi “titoli tossici” - confluirebbero in una sorta di bad bank (banca cattiva) per essere ceduti, a condizioni molto favorevoli, ad altri creditori, italiani ed esteri, i quali chiederebbero in cambio al Governo di semplificare le procedure di recupero forzoso dei beni dati a garanzia del prestito. Una misura drastica e drammatica per i debitori che vi saranno coinvolti, che non mancherà di avere riflessi negativi sulla tenuta sociale e democratica del Paese.
Nella storia, d’altra parte, scrive Iorfida, ogni grave crisi economica - lo insegna la crisi del 1929 - è foriera di sventura e apre la strada a soluzioni antidemocratiche (pensiamo all’avvento del nazismo portato al potere da un voto libero di cittadini tedeschi). Una ragione in più perché una associazione culturale se ne occupi e, soprattutto, se ne preoccupi.