Futuro a Sinistra Crotone, il resoconto della terza giornata dell’assise romana
“Da qui si parte per dare vita ad una nuovo Partito della Sinistra Italiana, da qui si parte per cambiare l’Italia”: questo il tema dibattuto da oltre 30 interventi nella terza giornata romana degli oltre 4 mila militanti registrati al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma.
“Su tutto e su tutti – affermano dal Partito della Sinistra - è prevalso il sorriso e l’entusiasmo di esserci e di ritrovarsi; non più con una sinistra triste - dicono - ma con una sinistra giovane, umile, generosa, appassionata e vogliosa di riprovarci; una Sinistra che mette in campo un nuovo Partito progressista, autonomo, aperto, largo, inclusivo con al centro la persona umana con i suoi diritti civili e sociali ed i suoi bisogni; un Partito per e non contro, un Partito che ha per simbolo il SI, ripetuto 4 volte, di Sinistra Italiana e non il NO: Il Partito del lavoro, della difesa dell’ambiente e della riconversione ecologica, del disarmo e della Pace, della libera mobilità e del trasporto pubblico, il Partito dell’ Europa dei Popoli e non della Finanza, che ha fatto sì che l’1% della popolazione del mondo possiede il 50% della ricchezza planetaria, del welfare, del reddito minimo garantito, del terzo settore, della sanità, della cultura, della scuola, dei saperi e dell’innovazione; una nuova Sinistra per cambiare le città, a favore dell’ accoglienza dei propri simili, senza distinzione di razza, religione e colore, una sinistra che metta al centro la Questione Morale per combattere la corruzione e la Questione Meridionale, come condizione per rilanciare l’Italia e l’Europa, partendo dal Mediterraneo”.
Una Sinistra, dunque “che non vuole commettere gli errori del passato della autoreferenzialità e della testimonianza, non a parole ma con gesti forti e significativi, come quello di Vendola, che con grande generosità mette a disposizione la sua Sinistra Ecologia e Libertà, facendosi quasi da parte con un video-saluto ed una lungimirante analisi del tempo che viviamo e della necessità qui ed ora del nuovo Partito; come quello di Sergio Cofferati, che sostiene che questo è il tempo delle nuove generazioni e di un solo Partito della Sinistra, nel quale devono stare tutti insieme, perché i giovani sono l’energia e gli anziani la maturità, convinto che il destino dell’Italia che immaginiamo è nelle nostre mani e che mai come ora il futuro è così promettente; come il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando che si è dichiarato attento e sensibile a quello che stiamo facendo, dichiarando di essere già uno di Noi. Ha parlato della sua solitudine a Palermo ostacolato a prescindere dal PD e dal Centro Destra. Per Orlando Renzi ha finito di destrutturare tutti i luoghi della partecipazione e con la Riforma della Costituzione mette a rischio la tenuta della democrazia. Perciò invita alla mobilitazione per dire con forza NO alla modifica della Costituzione che vuole trasformare la democrazia nata dalla Resistenza in una oligarchia della Finanza. Parla del genocidio dei migranti nel Mediterraneo e propone l’abolizione del permesso di soggiorno perché le persone hanno il diritto di muoversi liberamente per il mondo. E’ certo che il cambiamento è possibile”.
L’europarlamentare Curzio Maltese sostiene invece “che l’Europa non è più riformabile; essa può essere cambiata solo da fuori costruendo una grande Sinistra Europea alla quale necessita il contributo determinante della Sinistra Italiana” mentre per Stefano Fassina “non stiamo ripetendo la stagione dell’Ulivo e nemmeno quella dell’Italia Bene Comune. E’ un’altra fase: si avvia la fondazione di un soggetto autonomo, non subalterno e non per conquistare il governo, ma per cambiare l’Italia partendo dalle periferie delle nostre città. Il Lavoro il nostro tratto distintivo: qui sta la ragione fondativa di un Partito della Sinistra ed i territori sono i luoghi dove costruire il partito”.
Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli con orgoglio elenca i risultati del suo governo, dall’acqua pubblica al no alle discariche ed al ritorno alla gestione comunale dei servizi pubblici, al risanamento dei conti pubblici, alla costruzione di case popolari per la povera gente, alla creazione di diverse migliaia di posti di lavoro per i giovani e non disoccupati. Di una cosa più di tutto si dice orgoglioso quella di “non avere mai usato la forza contro i poveri che occupavano per la disperazione beni pubblici e privati abbandonati, prendendosi denunce per questo, ma di essere stato accanto ai diseredati e di avere restituito ai poveri un pizzico di felicità e di fiducia verso le istituzioni”. Per De Magistris “cambiare si può” ed esorta ad andare avanti nella costruzione di un nuovo partito che vuole cambiare l’Italia partendo dai diritti e dai bisogni dei più umili.
Giovanna Martelli Consigliera delle Pari Opportunità del Governo Renzi prende la parola per dire che ha scelto di partecipare a questa nuova avventura della Sinistra Italiana 2accanto alle donne e per le donne per dare più equilibrio alla nostra squilibrata società”.
Gianni Cuperlo, da uomo del PD, interviene invece per dire che “la Sinistra è qui nella tre giorni di Roma e ci chiede di non rompere definitivamente col PD perché forse li, nel PD le cose possono cambiare. Ripete il suo appello sincero più volte: non ci dividiamo, anche Noi siamo contro il Partito della Nazione”.
Si susseguono ancora Arturo Scotto che ricorda come Renzi “non sputa sui voti di Cuffaro”, mette il dito sulle piaghe del Mezzogiorno e sulle sofferenze degli esodati, definisce la Riforma Costituzionale di Renzi il cortile di Palazzo Chigi e dice che la legge sui diritti civili va votata cosi com’è.
Per Michele Prospero, intellettuale di Sinistra, necessita un nuovo Partito “perché quelli che esistono sono un’ostacolo allo sviluppo ed al cambiamento come hanno dimostrato l’impresa di Berlusconi, quella di Casaleggi e la lobby affaristico-toscana di Renzi”. Necessita, secondo Prospero, un Partito che sia l’antagonista di movimento del PD per batterlo al Referendum costituzionale ed invita il Sindacato a scendere in campo sul referendum a difesa del lavoro.
Per Loredana De Petris, capo gruppo SEL al Senato, il Referendum costituzionale è la linea del Piave: “se li sconfiggiamo – dice - daremo una possibilità di cambiamento agli ultimi di questo paese”. Per Alfredo Dattorre le tre giornate romane ci consegnano una grande responsabilità: trasformare questo Paese nel segno della Sinistra. Al centro le questioni di fondo: “la lotta alle disuguaglianze e la conquista dei diritti sociali; trasformare l’Europa delle Banche e della Finanza nell’Europa dei popoli; difendere la Costituzione repubblica, custode dei valori di riferimento degli italiani; no allo smantellamento del welfare”.
Luciana Castellina si domanda: “quale Partito vogliamo? Richiamando Gramsci sostiene che il nuovo Partito deve essere “un intellettuale collettivo”, una testa comune e vuole un Partito che non si limiti ad avere consensi, ma che sia capace di dare il senso alla vita di cui le donne e gli uomini di questo Paese hanno bisogno.
Conclude l’assise Nicola Fratoianni con i ringraziamenti per tutti. Elenca le ragioni nazionali ed internazionali per cui “proviamo a ricostruire la sinistra e promette che ci rivedremo a dicembre per l’atto fondativo per l’unico grande Partito Della Sinistra Italiana, un partito largo, grande, aperto, umile, generoso, che abbia nei suoi gruppi dirigenti legami di fratellanza e sorellanza. Un Partito nel quale via sia sì una testa ed un voto, ma anche un Partito con una testa collettiva”.