A Gambarie il primo Arctic Festival
In occasione della Giornata mondiale dell’Orso polare, sabato 27 febbraio i volontari del Gruppo locale di Reggio Calabria di Greenpeace organizzeranno il primo Arctic Festival, un evento per promuovere la salvaguardia del Polo nord e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, in alternativa alle fossili.
L’Arctic Festival prenderà il via in mattinata (ore 10) con un’escursione guidata a tema “tutela della fauna aspromontana”. Il punto di ritrovo sarà la piazza antistante l’Hotel Centrale.
Contemporaneamente, in via delle Ville, presso la Sala Pineta, si terranno laboratori di fumettistica, a cura di Antonio Federico, e un workshop di riciclo creativo.
Nella medesima location, dalle ore 16, partirà quindi una lunga serie di esibizioni live di gruppi musicali e cantanti che hanno scelto di supportare la campagna di Greenpeace. Tra questi: Blaskom Band, Bluestones, Domenico Bucarelli, Peppe Costa (Yosonu), Adele Laface, Little Wings, Fabio Macagnino, Meriam Jane & Doctor’s Dance, Mohawk Trails, Alessandro Santacaterina, Paolo Sofia, Uvì, Dario Zema. A presentare l’evento sarà Nino Caccamo.
Sarà infine possibile visitare una mostra di opere pittoriche e fotografiche. Tra gli artisti a esporre: Davide Ricchetti, Cristina Comi, Basilio Mansueto, Gregorio Procopio, Alessia Rita Palermiti, Emanuele Taglieri, Alessandra Gattuso, Giovanni Votano, Antonello Diano, Mariella Muto, Giuseppe Intrieri, Marco Pistone, Anna Marino, Maria Grazia Gangeri, Grazia Marrapodi Lamma.
L’Arctic Festival, alla sua prima edizione sul territorio reggino, punta inoltre a sensibilizzare la cittadinanza su un argomento molto delicato e attuale come le trivellazioni nel Mediterraneo. A giorni dovrebbe essere confermata la data del referendum con cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi su questo tema.
La strategia energetica del governo Renzi appare obsoleta e controproducente: puntare sulla ricerca di fonti come il petrolio, indubbiamente inquinanti e presenti in quantità irrisorie nel nostro sottosuolo marino, equivale a danneggiare importanti settori quali pesca, agricoltura e turismo. Al contrario, incentivare le energie rinnovabili permetterebbe di ridurre gradualmente la dipendenza dal petrolio e contribuire ad un ambiente più verde e salutare.