Sulpi: il calvario dei lavoratori della casa di riposo di Rizziconi deve finire
"L’aria che tira sul posto di lavoro della Fondazione San Francesco d’Assisi di Rizziconi diventa sempre più irrespirabile. I lavoratori sono estenuati da una lunga sequela di stipendi non ancora riscossi e stentano a mantenere la calma e la serenità lavorativa. L’ultimo stipendio gli è stato pagato a Dicembre 2015 e ne rimangono altri 12 insoluti."Lo si legge in una nota di Giuseppe Gentile segretario generale S.u.l.p.i.
"E’ tempo - prosegue ancora - di far cessare questo lungo calvario e mettere la parola fine sull’intera partita. Le condizioni ci sono tutte: il Dipartimento dei Servizi Sociali della Regione Calabria deve pagare circa un milione di euro di spettanze pregresse; l’ASP di Reggio Calabria è ferma al pagamento della fattura di Ottobre 2015. Se queste due istituzioni rispettassero la Legge che regola la fatturazione elettronica (pagamento entro 30 giorni dal ricevimento della fattura), sicuramente si farebbe un passo avanti e ci sarebbe la regolarità dello stipendio mensile.
La Regione Calabria ancora deve pagare una parte delle quote sociali degli anni 2012, 2013, 2014 e 2015. Circa un milione di euro, una somma da far saltare in aria il bilancio della Fondazione di Rizziconi. Nonostante tutto, in questi anni la sofferenza maggiore è caduta sulle famiglie dei lavoratori, legati alla cura dei disabili e degli anziani e convinti di poter archiviare questa brutta pagina di storia impastata “morosità istituzionale”.
Si avvicina la Pasqua e non vorremmo portare i lavoratori a questuare i loro diritti davanti alla sede dell’ASP e della Regione Calabria, siamo certi di un intervento tempestivo dei creditori e del rispetto delle donne e uomini stanchi di dover manifestare per un sacrosanto diritto. Confidiamo - conclude Gentile - nella buona politica del Governatore Mario Oliverio e nella gestione commissariale dell’ASP di Reggio Calabria per un loro tempestivo intervento finalizzato al ripiano dei debiti pregressi e attuali per dare una risposta concreta e far “RISORGERE” la fiducia e il rispetto di tanti lavoratori."