Lavoro: Catanzaro, riunita commissione provinciale per emersione

Catanzaro Attualità

Si e' riunita questa mattina nella sala giunta della Camera di Commercio di Catanzaro la commissione provinciale per l'emersione del lavoro irregolare presieduta da Filippo Capellupo. Al centro della discussione - si legge in una nota stampa - la complicata situazione che attanaglia molte aziende catanzaresi, specie quelle che lavorano con le pubbliche amministrazioni, che sono costrette a fare i conti conn ritardi nei pagamenti di fatture e commesse di oltre 180 giorni. Ma non basta. Il anche il settore dei servizi e quei settori per cosi' dire altamente professionalizzati, non riescono a essere in regola con i pagamenti degli stipendi. Creando cosi' una sorta di circolo vizioso che alla fine ha come unica conseguenza la strozzatura dell'intero sistema economico. La commissione provinciale per l'emersione del lavoro irregolare ha in preparazione un documento che in questa settimana sara' presentato al prefetto di Catanzaro, con una sintesi delle situazioni piu' a rischio per la tenuta e la sopravvivenza del sistema sociale economico e lavorativo. "Esiste - dice Capellupo - anche una sorta di zona grigia del lavoro nero In alcuni casi i datori di lavoro non scelgono ne' di assumere del personale con un tradizionale contratto subordinato ne' di prendere del personale in nero ma optano per una terza via, cioe' utilizzare una delle nuove forme contrattuali come un contratto di lavoro a progetto, una ritenuta d'acconto, un contratto di lavoro a tempo determinato, una collaborazione. Ad esempio accade che lavoratori assunti con un contratto di collaborazione vengano a trovarsi in realta' in un rapporto di totale dipendenza nei confronti del loro committente\datore di lavoro, tale da dover essere considerati come lavoratori dipendenti, ma privi dei loro diritti. E' interessante notare come alcuni datori di lavoro nero credano che questa "truffa" sia in realta' legalizzata e si sentano di conseguenza giustificati per il loro operato. A volte invece i datori di lavoro ricorrono a questi contratti e in particolare modo alle collaborazioni come "trucchi" e generano del lavoro grigio: infatti capita che il collaboratore sia tale solo di nome ma si comporti effettivamente come un lavoratore subordinato.solo privo dei suoi diritti". La proposta della commissione e' quella di creare una sorta di "camera di compensazione" per tutti quei lavoratori che si rendono conto di vivere situazioni di irregolarita' che pero', malgrado tutto sono le loro uniche fonti di reddito alle quali non possono rinunciare. In sostanza la commissione e' pronta a ricevere le denunce dei lavoratori, farle proprie elaborandole e sottoponendole all'attenzione delle autorita' competenti, non coinvolgendo, nella fase propedeutica dei controlli, il lavoratore denunciante.