Comitato in difesa di Bucita. “Bando Rifiuti, silenzio della Regione: sarà mobilitazione”
“Con lo spirito costruttivo e rispettoso nei confronti delle istituzioni che ha da sempre caratterizzato la storia del comitato di Bucita, abbiamo atteso più di due settimane per dare la possibilità al governatore Oliverio ed alla burocrazia regionale di emettere l'unico provvedimento accettabile e dignitoso rispetto al bando di esportazione rifiuti: il ritiro in autotutela.” È quanto scrive in una nota il Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio .
“Purtroppo la giunta Oliverio si sta dimostrando, al pari di quelle che l'hanno preceduta negli ultimi decenni, completamente in balia della propria burocrazia e della lobby dei rifiuti regionale, - prosegue il Comitato - quella stessa lobby che negli ultimi anni ha devastato il territorio e divorato fondi pubblici, cioè soldi dei cittadini.
Ricordiamo che due anni fa il presidente Oliverio, quando rappresentava la provincia di Cosenza, ha emesso insieme al Consiglio Provinciale numerosi provvedimenti, anche forti, per impedire a Scopelliti e Pugliano di mettere in atto questo indecente progetto. Siamo basiti dalla naturalezza con cui lo stesso soggetto ha rimesso in auge quel bando, lo ha aggiudicato ed ora tenta – senza alcuna speranza – di difenderlo.
Esattamente come due anni fa, ribadiamo che questo bando è totalmente inaccettabile quanto nel merito quanto nel metodo con cui è stato scritto ed emanato. Esattamente come nei 15 anni di sistema malavitoso commissariale, il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, in questo momento retto da un personaggio che ricopre numerosi incarichi regionali senza aver mai vinto un concorso, pretende di condizionare le vocazioni e le economie di interi territori senza neanche confrontarsi con una istituzione locale, senza effettuare alcuna valutazione né politica né tecnica, comportandosi al pari dei famigerati commissari che hanno vessato la Calabria per 15 anni.
Non solo. Non ha alcuna logica l'idea di dirottare tutti i rifiuti in eccedenza della provincia di Cosenza sull'unica area del nord della Calabria che ha concesso al sistema rifiuti regionale un impianto consortile e numerose discariche, - afferma l’associazione - alcune delle quali sotto sequestro per disastro ambientale ed al centro di numerose inchieste giudiziarie. Non ha alcuna logica se non quella di voler trasformare la sibaritide in una enorme piattaforma di movimentazione rifiuti al servizio della Regione Calabria e dell'area urbana di Cosenza. Oliverio si rassegni: non lo permetteremo. Due anni fa siamo stati in grado di organizzare due manifestazioni, di cui una sulla Ss 106, e 33 giorni di presidio permanente. Quest'anno, evidentemente, ci costringeranno a fare il bis.
Pertanto lanciamo una prima manifestazione territoriale per il 2 Aprile, una manifestazione in cui saranno coinvolte le associazioni di categoria, i sindacati, gli operatori turistici, le scuole, le istituzioni che intendono difendere la dignità di questo territorio. Si tratterà del primo atto di una mobilitazione – conclude - che si arresterà solo quando la Regione Calabria avrà ritirato questo ignobile e squinternato progetto.”