Referendum contro le Trivellazioni: l’Usb Calabria si schiera per il sì
Per il referendum del prossimo 17 di aprile, La USB Calabria (Unione sindacale di base) metterà a disposizione dei comitati referendari per far votare il “Sì” contro le trivellazioni confermando anche di aderire “incondizionatamente”e di invitare tutti i propri militanti e simpatizzanti ad adoperarsi affinché il voto “diventi patrimonio comune di tutta la regione e di tutto il Paese”
“Le manovre del governo e di chi vuole mettere la sordina a questo referendum di straordinaria importanza per il nostro Paese - affermano dalla Sigla - sono fin troppo chiare visto che stanno provando a far sì che del referendum non se ne parli, nell’intento di non far raggiungere il quorum del 50,01%, affinché il voto sia valido”.
Il referendum vuole abrogare la norma, introdotta da poco, che consente ai concessionari di estrarre petrolio e gas anche entro le 12 miglia dalla costa. Una posizione questa che secondo i contrari andrebbe “in contrasto con le spinte in atto tese a sostenere lo sviluppo di energie rinnovabili, oltre che economicamente ingiustificata, visto il continuo e costante crollo del prezzo del greggio”.
Inoltre, spiegano dall’Usb “le trivellazioni indiscriminate nel nostro mare, ci priveranno dell’unica risorsa vera ed insostituibile di cui regioni come la nostra dispongono, il turismo e la bellezza di una natura che dovremmo provare a mantenere incontaminata. Oltre al colpevole silenzio dei media, in ossequio ai voleri di un governo che teme il giudizio degli elettori e che punta, quindi a nascondere questo appuntamento elettorale, quello che ci sconcerta, è l’assenza ed il silenzio della nostra regione che, dopo essere state tra le promotrici del referendum, si è eclissata evitando di prendere una posizione a tutela della Calabria, che sembrava quanto meno doverosa”.