Riccio, Nisticò: “Consiglio comunale per discutere su trivellazioni"
Chiedono un consiglio comunale ad hoc i consiglieri comunali di Catanzaro, Eugenio Riccio e Carlo Nisticò, per discutere del referendum delle trivelle che si terrà il prossimo 17 aprile. “È importante che il civico consesso della città Capoluogo di Regione sposi la causa “No Triv”: per la nostra terra, per i nostri figli. Perché tutti noi dobbiamo pretendere di vivere in un posto migliore. In un luogo bello e non deturpato dall’avidità umana”, scrivono i due che poi aggiungono: “è chiaro che il voto al referendum del 17 aprile sul tema delle trivellazioni petrolifere in mare ha ormai assunto un significato che va ben oltre il contenuto dell’unico quesito rimasto sulla durata delle concessioni per trivellare i nostri mari alla ricerca di idrocarburi. È un voto che chiede di scegliere se imbruttire e inquinare il mediterraneo oppure preservarlo facendolo diventare “giacimento” produttivo per il turismo e la pesca”.
Per questo i due consiglieri scrivono che “il Consiglio Comunale di Catanzaro sarà tra le prime amministrazioni italiane a prendere posizione sulla questione”. “Crediamo fermamente nella battaglia referendaria per dire “No alle trivelle” – proseguono Riccio e Nisticò - siamo, infatti, consapevoli che il trivellamento indiscriminato dei nostri territori non porterebbe nessun beneficio se non quello di arricchire pochi a discapito della collettività. Per questo motivo abbiamo presentato una istanza all'ufficio di presidenza del Comune di Catanzaro per convocare un consiglio comunale ad hoc per discutere della problematica relativa alla trivellazione dei nostri mari e quindi del referendum del 17 aprile. La mobilitazione in atto tra i catanzaresi ci fa ben sperare nel risultato del prossimo 17 aprile, bisogna, però, non abbassare la guardia, anzi, invogliare un sempre maggior numero di cittadini affinché si rechino alle urne. Il vero nemico di questo referendum è il quorum”.