Sinistra Italiana Lamezia su referendum no triv: “vogliamo un Paese moderno non fossile”
"Come Circolo lametino di Sel - Sinistra Italiana siamo impegnati già da diverse settimane a sostenere il sì al referendum del prossimo 17 aprile sulle trivellazioni. Domenica scorsa abbiamo organizzato una prima iniziativa informativa per i cittadini su Corso Numistrano e nelle prossime settimane proseguiremo la campagna referendaria insieme a tutte le realtà associative e ai movimenti che hanno aderito al comitato regionale per il sì. La difesa della salute dei cittadini, la salvaguardia dell’ ambiente, le politiche energetiche, la possibilità per le comunità territoriali di avere parte attiva nelle scelte che hanno impatti significativi sulla vita delle persone, sono questioni vitali per il futuro dell’Italia che il nuovo progetto di Sinistra Italiana vuole riportare al centro dell’agenda di governo del Paese". E' quanto scrive il costituendo Circolo di Lamezia di Sinistra italiana.
"Le politiche del governo Renzi - continua la nota - su energia e ambiente vanno in direzione nettamente contraria, anteponendo le logiche del profitto e degli interessi economici alla salvaguardia dei territori e alla partecipazione democratica.
Il prossimo 17 aprile si giocherà una battaglia di democrazia. Da un lato, c’è un modello di governo che vuole imporre dall’alto scelte che toccano da vicino la vita delle comunità e ricorre alle strategie più disparate per ostacolare la partecipazione al voto, come quella di non accorpare la data del referendum a quella delle prossime elezioni amministrative sprecando tra i 300 e i 400 milioni di euro; dall’altro c’è un mondo fatto di movimenti, associazioni, comunità locali che chiedono più democrazia e partecipazione, di essere protagonisti di un modello di sviluppo sostenibile e solidale. Sinistra Italiana sceglie di stare dalla parte di chi vuole un Paese moderno, non “fossile”: la scelta del governo di incentivare le trivellazioni è in controtendenza con le linee di politica energetica a livello europeo e mondiale che puntano invece a ridurre drasticamente l’utilizzo dei combustibili fossili per limitare gli effetti del cambiamento climatico. Stiamo con i cittadini che chiedono una democrazia veramente inclusiva e partecipata, che dia alle comunità territoriali la possibilità di esprimersi sul modello di sviluppo, sulle grandi scelte in materia di energia e di ambiente.
Una battaglia che assume un valore strategico in particolare in una regione come la Calabria, in cui la difesa dell'ambiente, la pesca e il turismo costiero sono asset fondamentali per il rilancio economico e occupazionale, oltre ogni "chimera" di industrializzazione e sfruttamento selvaggio delle risorse che in passato ha prodotto e continuerà a produrre solo danni. Anche da Lamezia, possiamo lanciare un segnale significativo al governo e scrivere una pagina di buona politica lavorando insieme, forze politiche e società civile, per un’importante battaglia di democrazia e di salvaguardia del nostro mare e dei nostri territori".