Dimissione primari a Vibo. Ordine dei Medici: iniziativa grave ma di alto senso civico
"Il consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Vibo Valentia, riunitosi in seduta straordinaria a seguito delle dimissioni dei 15 Primari dell’Ospedale di Vibo Valentia esprime vicinanza ordinistica e solidarietà professionale per la loro iniziativa così grave ed estrema, che trova giustificazione non in rivendicazioni economiche o di carriera, ma nel loro alto senso civico e di sensibilità professionale."
Lo afferma in una nota il Presidente dell’ordine, Antonino Maglia dell'Ordine aggiungendo che "I Primari, congiuntamente e prioritariamente evidenziano le espoliazioni di strutture, reparti e servizi operate nel tempo nel presidio ospedaliero di Vibo Valentia”.
I medici denunciano anche “la grave situazione relativa alla precarietà strutturale, tecnologica, di risorse umane e organizzative presenti nella sanità provinciale vibonese a cui si aggiunge, come macigno insormontabile e punitivo il Decreto Commissariale sulla riorganizzazione sanitaria”.
Il Consiglio approva dunque totalmente il contenuto del documento di accompagnamento delle dimissioni dei primari e rileva come “il Decreto Commissariale sia stato redatto senza che l’Ordine Professionale sia stato consultato o quantomeno informato nella fase programmatica e di rilevamento dei dati e dei bisogni sanitari, laddove manca qualsivoglia riferimento a dettami organizzativi che determinino e assicurino una equa, efficace e uguale ripartizione delle strutture operative ospedaliere in relazione al fabbisogno e alle esigenze della popolazione."
I Presidenti dei Consigli Provinciali degli Ordini dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri calabresi esprimono così “la loro preoccupazione e manifestano la loro vicinanza e solidarietà ai Primari Ospedalieri dell’A.S.P. di Vibo Valentia. I Presidenti degli Ordini Professionali di categoria sollecitano e auspicano che vengano prese in considerazione da parte degli organismi istituzionali, a qualsiasi livello, le giuste rivendicazioni e le motivazioni che hanno indotto i primari alla grave e preoccupante iniziativa, con l'avvio di un tavolo tecnico di concertazione che ridefinisca il documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, premessa necessaria per il ritiro delle dimissioni dei colleghi ospedalieri, per le giuste aspettative di salute come costituzionalmente garantito per tutti i cittadini."