Non si allenta la presa della polizia nei quartieri reggini e nella locride
Tra giovedì e venerdì scorsi, oltre 150 uomini della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi interforze previsti dal Focus ‘ndrangheta, hanno effettuato il 26mo blitz dell’anno, effettuando nel quartiere di Archi e nell’area urbana del viale Calabria, piazzale Omeca e viale Aldo Moro, numerosi controlli nei confronti di pregiudicati inseriti in alcune delle più agguerrite cosche di ‘ndrangheta.
I servizi svolti hanno visto la collaborazione degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, delle unità cinofile della Polizia di Stato, nonché con il supporto del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.
In particolare, in città sono stati sottoposti a controllo 235 persone e 133 veicoli, effettuati 28 posti di blocco e due perquisizioni, elevati tre verbali per infrazioni al Codice della Strada, uno dei quali ha comportato il ritiro della patente di guida.
Il Focus ‘ndrangheta prosegue incessante, inoltre, nel comprensorio della Locride dove, tra il 22 ed il 24 marzo, personale del Commissariato di Siderno ha controllato 40 persone e 15 veicoli, nonché 15 persone che eran sottoposte al ai domiciliari, due esercizi commerciali e tre venditori ambulanti. Elevate a questi ultimi quattro sanzioni amministrative per vendita di generi alimentari senza autorizzazione o privi di cartellino identificativo. È stata infine sequestrata un’autovettura priva di assicurazione.
A Villa San Giovanni, poi, la polizia ha tratto in arresto, per i reati di ricettazione, sostituzione di persona e possesso di documenti falsi, un cittadino serbo 26enne. L’uomo è stato fermato mentre era alla guida di una BMW 525D, con a bordo altre due persone. Un attento e scrupoloso controllo dell’auto ha portato al ritrovamento di due telefoni cellulari con sim card intestate a persone diverse rispetto a quelle fermate. Si è poi accertato che la patente di guida dell’uomo era priva mancanza dell’ologramma. I successivi esami della Scientifica hanno dimostrato difatti che lo stesso era falso. Il cittadino serbo, pertanto, è stato sottoposto a riscontri di rito utilizzando banca dati della Polizia Scientifica “AFIS” da cui si è potuto scoprire che, in precedenti controlli, aveva fornito generalità differenti. Per cui ne è stato disposto l’arresto e la denuncia in stato di libertà per i due passeggeri.
Nel corso della stessa operazione è stata controllata una seconda autovettura di grossa cilindrata, una BMW 330, con a bordo due cittadini serbi, uno dei quali minore; dagli accertamenti si è scoperto che i due sono stati deferiti in stato di libertà per possesso di telefoni cellulari di provenienza illecita e possesso di stupefacente.