Reggio. Le parrocchie diventano ‘obiettivi sensibili’: presidiate dalle forze dell’ordine
Già agli inizi del luglio scorso, a seguito di alcuni casi verificatisi sul territorio (in particolare si ricorderà quello che ha fatto più scalpore e relativo all’aggressione di don Giorgio Costantino, parroco della chiesa di Santa Maria del Divin Soccorso) l’Ufficio di Governo di Reggio Calabria aveva predisposto una serie di controlli ancora più stringenti intorno alle parrocchie cittadine.
Una strategia di sicurezza che viene riconfermata oggi dal prefetto Michele di Bari che, nell’ambito del piano Focus Ndrangheta, ha disposto che le forze di polizia intensifichino le azioni di verifica attraverso dei contatti frequenti con i parroci locali.
In particolare, la polizia di stato e i carabinieri hanno inserito le chiese tra gli "obiettivi sensibili" nel piano coordinato di controllo del territorio. Pertanto, sono stati avviati dei pattugliamenti sistematici che prevedono soste presso le parrocchie; parallelamente sono stati presi accordi con i sacerdoti affinché segnalino situazioni o fatti di rilievo.
Nei prossimi giorni, sentiti anche i responsabili delle parrocchie, la tematica sarà approfondita ancor di più in sede di Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dallo stesso Prefetto.