Simeri, Garcea si dimette da presidente Comitato di frazione
“Al fine di garantire i principi etici di imparzialità e trasparenza che hanno contraddistinto, fino ad oggi, il Comitato di Frazione di Simeri Mare e per il quale mi auguro continuerà a mantenere nel tempo, rassegno, con effetto immediato, le dimissioni dalla carica di Presidente del sodalizio”. È quanto scrive Domenico Garcea.
“Il motivo che mi porta a rassegnare le dimissioni è unicamente collegato alla mia disponibilità a candidarmi a componente del Consiglio Comunale di Simeri Crichi in occasione delle prossime elezioni amministrative poiché, tale carica, risulta incompatibile con le regole statutarie che disciplinano il sodalizio di Simeri Mare. Ho assunto questo impegno, poiché auspico di poter risolvere, insieme al sostegno dei miei concittadini, le rimostranze della nostra Frazione in primis ma nello stesso modo di tutto il territorio comunale poiché è da oltre un decennio che viviamo in uno stato di totale degrado. C’è un tempo per i fatti, ed un tempo per le parole, ed oggi non posso, perciò, non sottrarmi a fare un breve “excursus” delle attività del Comitato sotto la mia presidenza.
Nel 2011 insieme ad una decina di amici che auspicavano, insieme a me, di sovvertire le condizioni precarie e di totale abbandono della Frazione Marina del Comune di Simeri Crichi, abbiamo fondato il Comitato di Frazione. Fin da subito, ci ha contraddistinto lo spirito propositivo, collaborativo e di fratellanza che ha reso l’azione del Comitato di Frazione più proficua, a vantaggio della collettività. In questi anni, abbiamo promosso iniziative ed eventi a sostegno della promozione e della difesa del nostro territorio suscitando l’interesse di tutti i residenti e non, che hanno collaborato fattivamente. Abbiamo attivato lo spirito di appartenenza che veleggiava in ognuno di noi e che non avevamo modo di esprimere, se non, con iniziative singolari ed inefficaci. Oggi, invece, abbiamo dimostrato, che se remiamo tutti nella stessa direzione, possiamo essere più forti ed ascoltati dalle istituzioni, e perché no, essere anche risolutivi su problematiche che fino ad ieri sembravano irrisolvibili.
La mia candidatura, quindi, può essere sfruttata per varcare al di la di quella linea sottile e trasparente che divide la società civile dall’Amministrazione Comunale, può essere quel collante tra l’iniziativa popolare e l’azione politica ed è per questo che ho scelto di perorare la causa proprio perché gli stessi amici con cui ho condiviso tutte queste battaglie me lo hanno chiesto a gran voce.
Spero vivamente di non deludere veramente nessuno, poiché le problematiche sono tante, e ad onor del vero, non credo di aver la bacchetta magica però sono, altrettanto, consapevole che metterò tutto l’impegno e la passione con il quale ho affrontato questi anni di presidenza. Nel lasciare la carica, rimpiango di rinunciare ad un ruolo importante, ma provo altresì quella determinazione, se il risultato delle urne me lo permetterà, di essere ancora più incisivo per le sorti della nostra Frazione, del nostro Comune e nei confronti sopratutto dei miei concittadini”.