Consiglio provinciale. Sei i punti all’ordine del giorno

Catanzaro Politica

Sei i punti all’ordine del giorno della riunione del consiglio provinciale di Catanzaro che è stato convocato dal presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, per domani alle 8.30. Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, i consiglieri provinciali dovranno prima di tutto esaminare le pratiche relative alla relazione sui risultati conseguiti riguardo alle partecipazioni societarie detenute dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro.

Al terzo punto all’ordine del giorno la rettifica della deliberazione 109 del 21 dicembre 2015 avente per oggetto il regolamento della commissione provinciale Pari opportunità tra uomo e donna. Un’altra rettifica, quella alla deliberazione 12 del 13 febbraio 2016 avente al oggetto il Piano triennale di dimensionamento scolastico, al quarto punto.

A seguire si discute della ratifica di delibera relativa al partenariato della riserva della biosfera Unesco “Mab Sila” per la costituzione della Fondazione in partecipazione e la presa d’atto ed adempimenti consequenziali dell’avviso di liquidazione per la registrazione sentenze relative a giudizi contro l’amministrazione provinciale.

Alla riunione ci sarà anche il vice presidente della Giunta regionale, il professor Antonio Viscomi.

“Tra gli obiettivi cruciali del mio mandato fin dall’insediamento della mia presidenza un ruolo primario è sempre spettato all’attuazione della legge Delrio che ha imposto un radicale stravolgimento dell’intero assetto degli enti provinciali ridefinendone la fisionomia in termini di Area vasta – afferma il presidente della Provincia, Bruno -. L’immediata approvazione del nuovo Statuto dell’Ente ha costituito la prima significativa tappa di una delicata transazione resa continuamente complessa dalla legislazione successiva: oggi, la Provincia di Catanzaro può ritenersi molto avanti nel processo di globale riassetto dell’Ente intermedio, pronta ad avere un dialogo strutturato con la Regione e con il bacino d’utenza dei Comuni”. “Attendiamo ora la legge di riordino delle autonomie locali al fine di completare il lavoro da noi realizzato per consentire ai nuovi Enti di Area Vasta le funzioni fondamentali previste dalla legge 56/2014 – dice ancora il presidente – tra cui anche la gestione del ciclo dei rifiuti, i trasporti, la logistica, la programmazione urbanistica, la rete dell’istruzione e della cultura, la pianificazione territoriale nonché la tutela e la valorizzazione dell’ambiente”.

“A questo punto – conclude il presidente Bruno – è auspicabile che anche la seconda parte di riorganizzazione dell’Ente giunga a compimento in tempi stretti. Per questo motivo, è necessario, di quanto previsto alla luce del vigente Statuto di dotare l’assemblea dei sindaci, quale organo collegiale, di un proprio regolamento che possa essere di concreto supporto all’azione di governo”.