Convegno su disabilità e sociale, per una burocrazia senza barriere
Perche il convegno Disabilità e sociale, per una burocrazia senza barriere? "Per mettere a nudo e tentare di risolvere nella nostra città tutti quegli svantaggi che escludono, per abbattere le barriere architettoniche fisiche e sociali, per trarre da questo momento elementi, bisogni ed eventuali soluzioni per il programma elettorale. Ma sia chiaro che questa non è una manifestazione a fini elettorali, perché la disabilità non ha colori. E sia altrettanto chiaro che noi non siamo contro l’assistenza fisica nelle scuola come qualcuno ama divertirsi a dire, altrimenti non saremmo qui”.
Questo il pensiero introduttivo del dirigente nazionale Ernesto Rapani, giovedì scorso, durante il convegno organizzato da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino.
“Il tema del convegno – aggiunge Rapani – deriva dalla mia esperienza politica. Quando ero amministratore, parlare di politiche sociali significava erogare contributi per i più bisognosi a Natale, gli ex Eca, o qualche extra per l’assistenza sanitaria. Oggi invece, vogliamo fornire altre risposte, abbattere fisicamente le barriere architettoniche che insistono nella nostra città ed anche quelle “mentali”, non meno evidenti. Perché la disabilità non è burocrazia, non è una lotta fra enti, ma è inclusione. Piuttosto sono gli svantaggi ad escludere”.
Il dirigente nazionale di Fdi rammenta, poi, tutta una serie di disagi che “escludono” come gli scuolabus non adibiti al trasporto dei bambini diversamente abili, le barriere che Gerry si trova davanti ogni giorno, per fare una passeggiata come alla villa comunale.
“In alcune manifestazioni pubbliche organizzate negli anni scorsi sul tema della disabilità – conclude Ernesto Rapani prima di lasciare spazio alle testimonianze – abbiamo dimostrato proprio grazie al contributo di Gerry Casacchia, le difficoltà che una persona diversamente abile è costretta ad affrontare per vivere, ad esempio, la villa comunale. Dobbiamo muovere le coscienze per far comprendere che la diversità è un valore”.
Proprio Gerry Casacchia, a seguire, racconta la sua esperienza fra le varie testimonianze. Su una carrozzella dalla nascita, ma oggi trentenne, Gerry si sente un po’ “la mascotte di Rossano”.
“Vivo la città tutti i giorni, svolgo attività di protezione civile ed esco con gli amici come una persona normale – è l’esperienza di Gerry – guido e mi sento vivo. Ma se sapeste quante barriere devo affrontare ogni giorno, non dovrei uscire di casa. Ed invece io non demordo, anche quando la gente mi guarda in modo particolare. Io sono una persona normale, ma diversa, tutto qui”.
Significativo il racconto di Gerry, toccante, che induce a riflessioni accurate di Dora Aversente del Centro aiuto alla vita ed altre numerose testimonianze arricchiscono la manifestazione, così come gli interventi di Stefano Muraca, delegato del Comitato Italiano Paraolimpico, Giovanni Battista Gangemi, educatore Dance Ability, Elisabetta Verrina, presidente dell’associazione “Vincenzino Filippelli Onlus” e Patrizia Nicotera, psichiatra forense.
Muraca e Gangemi, nei loro contributi raccontano positive esperienze legate al mondo dello sport a livello nazionale, oggi pensato come modello di inclusione e di abbattimento di ogni genere di barriere. Nicotera punta le attenzioni su quelle “tante famiglie che non sono preparate. "La vera disabilità – dice – è la mentalità. Quella andrebbe curata”.
Conclusioni del convegno, moderato da Patrizia Straface, con il tanto apprezzato intervento dell’ex ministro alle Politiche della famiglia, Antonio Guidi, il quale sarebbe dovuto essere presente ma per questioni di salute è stato collegato in videoconferenza.
“I luoghi comuni sulla disabilità – esordisce l’illustre rappresentante di Fdi-An – fanno davvero male, come la politica disonesta che ha portato ad una disaffezione della gente. Ma la politica serve soprattutto a chi soffre perché le riforme non si attuano senza la politica. Certo, saranno poi i tecnici ad attuare i progetti ma è la sana politica a legiferare. Come ha fatto il nostro Paese dagli anni ’70 al 2000, promulgando leggi uniche al mondo ed un orgoglio per l’Italia. Grazie alle leggi 13, 517, 180, 104, oggi esistiamo quando prima i diversamente abili erano segregati in casa. Ecco, con quelle riforme abbiamo scosso le coscienze, educato alla diversità che è un valore, altro che siamo tutti uguali: questa è solo un’aberrazione marxista. Senza le politiche sociali, la politica italiana in quegli anni sarebbe implosa come è accaduto in questi anni. Perché tutto cambi, niente deve cambiare è un altro concetto aberrante avallato da questo governo. Ma oggi c’è bisogno di buoni politici e Rapani, certamente è uno di questi”.
L’ex ministro, che da qualche anno ha abbracciato il pensiero di Giorgia Meloni e di Fdi-An, promette poi, di raggiungere Rossano “dal vivo” nei prossimi mesi.
“Diciamo no a quei politici che fanno finta di esserlo, ma non lo sono. Diciamo no agli alibi dietro cui si nascondono le istituzioni per non emanare provvedimenti, nascondendo tutto dietro all’indisponibilità del dio denaro. Oggi queste finte leggi che stanno proponendo apparentemente per i disabili, sono tutte contro la disabilità. Si sta tentando di istituzionalizzare la disabilità che è il contrario di quello che noi disabili vogliamo. E’ inconcepibile che la pensione di invalidità o le indennità di accompagnamento siano incluse nel modello Isee. Questo è un imbroglio economico. Fratelli d’Italia – conclude Antonio Guidi – ha organizzato tutta una serie di azioni per contrastare questo procedimento truffaldino. Fdi ha predisposto una serie di azioni affiché questo procedimento non andasse in porto ma in realtà sono stati quei partiti che si professano favorevoli alle politiche sociali a sottoscrivere la legge”.