La “Maratona ferroviara” passa dalla stazione di Soveria Mannelli
La comitiva composta dal direttivo nazionale di Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce) e da rappresentanti nazionali e locali delle sue confederate e dei suoi partner (Fondazione FS, Italia Nostra, Legambiente, FIAB, AssoUtenti, Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali, ed altri organizzazioni), ha programmato il viaggio sulla tratta ferrata della linea Catanzaro – Cosenza inserendolo nel contesto della IX edizione delle “Giornate Nazionali delle Ferrovie Non Dimenticate” e del “Mese della Mobilità Dolce” ideato da Co.Mo.Do., la Confederazione Mobilità Dolce.
La “Maratona Ferroviaria”, in cui è stato ricompreso il passaggio da Soveria Mannelli, non è altro che un viaggio di gruppo a bordo di treni regionali in più tappe (dal 3 al 6 aprile 2016) da Palermo a Napoli, attraversando la Calabria nei giorni 5 e 6 aprile. A bordo di un treno delle Ferrovie della Calabria, il gruppo di viaggiatori, provenienti da Catanzaro per continuare dopo il trasbordo su autobus il viaggio in direzione Cosenza, ha fatto una breve sosta accolto dai Soci Volontari della Pro Loco di Soveria Mannelli che hanno provveduto a fornire ospitalità ai partecipanti offrendo un breve ristoro a base di prodotti tipici.
Nel corso della sosta presso la stazione, la Pro Loco ha provveduto ad omaggiare gli ospiti con la consegna di alcune copie dei calendari fotografici promozionali della Città di Soveria Mannelli, insieme ad alcune copie della guida turistica “Reventino - Montagna incantata” pubblicata dal Gal Reventino (Gruppo Azione Locale). Il gruppo è stato accompagnato dai rappresentanti dell’Associazione Ferrovie in Calabria, che ha curato il programma di viaggio, l’accoglienza e la pubblicizzazione dell’evento relativamente alla tappa calabrese.
Lo scopo di Co.Mo.Do., attraverso questa iniziativa, è quello di dare visibilità a livello nazionale all’attuale condizione delle linee ferroviarie secondarie, delle linee “minori” (dismesse o in esercizio) e, in generale, di tutte quelle linee non interessate dall’Alta Velocità, mostrando le potenzialità del treno come mezzo di trasporto per il turismo sostenibile e la mobilità dolce, ma anche e soprattutto per la mobilità dei pendolari.
Nel breve saluto di accoglienza, come componente del direttivo della Pro Loco, Antonio Abbruzzese, ha inteso ringraziare il direttivo dell'associazione “Ferrovie in Calabria”, nelle persone di Roberto Galati, Francesco Lazzaro e Vincenzo Calabrò, per aver fornito la possibilità di promuovere la cittadina di Soveria Mannelli anche in questa manifestazione, e tutto il gruppo di viaggiatori, guidato dal presidente di Co.Mo.Do., Massimo Bottini, per aver programmato la tappa di Soveria Mannelli, nonché i volontari della Pro Loco e delle altre associazioni presenti come l’Associazione Sportiva Dilettantistica F.I.D.A.S.C. “Palla d’oro”, l’Associazione Anziani “I Vespri”, l’Associazione “Notte Battente, musica etnico-popolare”, ed il Gruppo Missionario “Amicizia senza Frontiere”.
Sempre Antonio Abbruzzese, nel suo intervento ha sottolineato come le Pro Loco interessate dalla tratta Catanzaro-Cosenza, potrebbero diventare parte attiva del rilancio dell’area del Reventino, magari prendendo in gestione, per fini sociali e turistici, le stazioni ed i caselli delle Ferrovie della Calabria, che da anni riversano in stato di abbandono.
Ad accogliere gli ospiti presente anche in rappresentanza dell’AIR (Associazione Imprenditori del Reventino) e componente del direttivo, Marco Rubbettino, che nel porgere un saluto al gruppo di viaggiatori ha inteso rilevare la valenza della linea ferroviaria non solo a supporto della crescita economica ma anche turistica del territorio, prospettando anche di cominciare a pensare ad attivare delle azioni per un rilancio della rete ferroviaria locale, ricordando nel contempo come proprio le infrastrutture di trasporto e di comunicazione sono strettamente connesse con i processi di sviluppo.
Per come ha dichiarato a conclusione della tappa di Soveria Mannelli, Massimo Bottini, presidente Co.Mo.Do., “la “Maratona Ferroviaria” giungerà a Napoli alla vigilia degli Stati Generali del Turismo che ha indetto il ministro Franceschini e porterà anche il bagaglio di esperienze di questo viaggio. Perché la filosofia del viaggio non è tanto un modo di spostarsi più o meno veloci ma piuttosto un modo per capire i luoghi per entrare in rapporto con i paesaggi e con le comunità residenti, ascoltare le loro istanze, e comprendere quanto effettivamente l’Italia può rilanciare la sua economia sulla bellezza di luoghi che sono vivi, quindi è necessario mantenere questi collegamenti delle piccole ferrovie. La nostra presenza deve essere l’occasione per comprendere che questo pezzo di Calabria, non appartiene ai calabresi ma a tutti gli italiani. La nostra comunità fatta da persone che provengono da vari parti d’Italia ha avuto il tempo giusto per entrare in rapporto con i luoghi e le persone e quindi di poter ricordare, perché la memoria è un esercizio intellettuale ed il viaggio serve per questo”.
Infine da parte di Roberto Greco, rappresentante del consiglio nazionale di Co.Mo.Do., che ha una delega per tutto il Sud Italia e si occupa dei contatti con i territori con le realtà locali e con le problematiche del trasporto di mobilità sostenibile, come il treno, la bici, ma anche dell’equiturismo, nel corso della sosta presso la stazione di Soveria Mannelli della tappa della “Maratona Ferroviaria” è stato evidenziato come “le tematiche della mobilità sostenibile possono essere correlate ad uno sviluppo territoriale, senza far venire meno la tutela del territorio e del paesaggio, che passa sicuramente attraverso la tutela anche della ferrovia. La ferrovia è un modo di tutelare il paesaggio, noi abbiamo visto degli scorci naturalistici che difficilmente è possibile vedere se non con questa ferrovia. Questa tratta ferrata rappresenta un presidio di legalità e direi anche un presidio di senso civico”.
Dunque un’ottima occasione, grazie a Co.Mo.Do., per riportare alta l’attenzione sull’attuale situazione di una ferrovia strategica per l’intera regione, troppo spesso considerata come un ramo secco da tagliare via, e sui disagi vissuti dai pendolari e da tutti quelli che, per un motivo o per un altro, hanno bisogno di muoversi nell’area del Savuto e del Reventino, rimarcando a livello nazionale anche il grande potenziale turistico legato a questa ferrovia ed alle aree da questa attraversate.