Laura Sciarrotta sul caos dei Giovani di Forza Italia a San Giovanni
"Negli ultimi mesi ho seguito attentamente, tramite la stampa e la rete, il caos venutosi a creare tra i giovani di Forza Italia perché giorno dopo giorno e articolo dopo articolo mi sembrava di vedere un film già visto e vissuto nella mia San Giovanni in Fiore. Sono cinque anni che seguo da vicino la politica locale, regionale, nazionale, ossia dalla prima volta che accettai di candidarmi nel 2011". E' quanto scrive Laura Sciarrotta.
"In questo lungo lasso di tempo - continua la nota - non abbiamo mai avuto un incontro con i dirigenti del partito anzi siamo stati letteralmente abbandonati. Nell’ultima campagna elettorale, le amministrative del 2015, alle quali partecipai attivamente per la seconda volta candidandomi, nessuno è venuto a sostenere il partito in un momento difficile e delicato per la comunità di San Giovanni in Fiore, non si è riusciti addirittura a presentare nemmeno il simbolo di partito e di conseguenza a fare una lista per i tanti motivi che la dirigenza conosce molto bene. In questi anni a San Giovanni in Fiore ho visto solo scelte calate dall’alto, nomine senza congressi, assenza di dialogo e tanta voglia di primeggiare da parte di alcuni, probabilmente consapevoli di essere ben protetti dai dirigenti del partito. Continuando su questa strada dubito che Forza Italia possa invertire la rotta e i risultati negativi dell’ultimo anno. Credo che in un partito vadano premiati coloro che lavorano per il territorio e si impegnano costantemente per apportare risultati sempre migliori, non ci devono essere corsie preferenziali, altresì si tende ad allontanare dal partito la gente produttiva e fedele. Poiché mi reputo una persona libera e non condivido quanto sta accadendo nel partito, le scelte fatte e che si continuano a fare, il modo di interagire con i simpatizzanti e “tesserati”, ho deciso, con un pizzico di delusione e amarezza perché davvero credevo che si potesse costruire qualcosa di serio e importante, di prendermi un periodo di riflessione. Continuerò a seguire le varie vicende politiche come ho sempre fatto, ma non intendo più partecipare ad eventuali riunioni o manifestazioni".
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