Grande partecipazione al convegno sull’adolescenza

Crotone Attualità

Sabato 9 aprile presso l'Aula Magna dell'ITC. “A. Lucifero” di Crotone si è tenuto il Convegno “Il tempo dell'adolescenza: tra clinica ed esistenza”, organizzato dall'Avis e dall'Ucim. Alla presenza di una vasta platea di docenti e studenti provenienti dall'Istituto Lucifero, dal Liceo Scientifico Filolao e dall'I.C. A. Rosmini. L'incontro, introdotto da Girolamo Arcuri e moderato da Giovanna Ripolo, ha visto la presenza di numerose autorità, tra cui il Prefetto Vincenzo De Vivo che hanno apprezzato l'interessante mattinata trascorsa assieme a due grandi studiosi.

Il tempo dell'adolescenza è stato analizzato e sviscerato da Pietro Grassi, docente alla Pontificia Università del Laterano che ha magnetizzato l'attenzione degli studenti raccontando loro “l'adolescenza come viaggio e come il tempo della mancanza, in cui ciò che manca non si desidera...”

E' seguito l'intervento di David Le Breton antropologo, sociologo, professore all'Università di Strasburgo, membro dell'Institut universitaire de France e del laboratorio Ura-Cnrs 'Culture e società in Europa', David Le Breton (1953) ha indirizzato gran parte dei suoi studi alla corporeità, alla sua dimensione simbolica e alle molteplici declinazioni che essa assume nella società contemporanea, divenendo uno dei massimi esperti europei in materia. Accanto a una vasta opera saggistica, dedicata anche a tematiche quali l'esperienza del dolore e del silenzio, le passioni del rischio, si occupa da tempo dei riti che segnano il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Nello specifico lo studioso ha trattato il tatuaggio e il suo impatto nell'età dell'adolescenza.

“Da sempre il corpo si presenta come 'superficie di scrittura' - afferma Le Breton - adatta a ricevere la lettera, la norma e i suoi divieti. Ed è in questo suo significato che attrae l'interesse delle scienze umane, che guardano al corpo come ad un sistema sociale composto di segni e simboli da decifrare”. E' seguito un intenso e proficuo dibattito con gli studenti … queste sono veramente occasioni “importanti” in cui la scuola si rivela fondamentale Agenzia “formativa”.