A rischio l’Istituto di Scienze neurologiche di Mangone. Interrogazione di Guccione
“Trentamila prestazioni sanitarie specialistiche effettuate dal 2008 ad oggi. Sono i numeri stessi a testimoniare l’importanza del Istituto di Scienze neurologiche con sede principiale a Mangone (Cs) e due sedi più piccole a Borgia (Cz) e Catania. Il suo ruolo consiste nel garantire ai pazienti calabresi l’accesso a prestazioni specialistiche di altissima qualità, svolgendo contestualmente attività di ricerca medica anche grazie ai proventi che derivano dalle attività di servizio rese in convenzione con il SSR. Ciononostante, gli enti e le aziende del SSR hanno una posizione debitoria nei confronti dell’ISN che, complessivamente, supera i due milioni di Euro. Oltre a consentire il pagamento delle prestazioni rese nel passato, sarebbe utile ampliare il budget finora stanziato dalla Regione Calabria per l’offerta di prestazioni sanitarie in convenzione (attualmente di 620.000 euro/anno). Tale ampliamento permetterebbe di contenere il flusso migratorio dei pazienti calabresi verso centri di diagnostica specialistica avanzata, localizzati in altre regioni”.
E’ quanto si legge nella parte introduttiva dell’interrogazione con risposta scritta del consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione al governatore della Calabria, Mario Oliverio e inviata il 6 aprile al presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto.
“Quali iniziative urgenti – si chiede Carlo Guccione, da anni impegnato in una battaglia per i miglioramento dei Livelli essenziali d’assistenza sanitaria - intende mettere in atto la Regione Calabria al fine di potenziare e rafforzare l’Istituto di Scienze Neuorologiche del CNR di Mangone, che rappresenta un polo avanzato di ricerca nazionale ed internazionale per lo studio multidisciplinare delle malattie del sistema nervoso e un importante punto di riferimento per i pazienti dell’intera Calabria? Una struttura sanitaria in grado di offrire prestazioni altamente specialistiche anche a pazienti provenienti da altre regioni”.
“La domanda di salute - scrive il consigliere regionale - e il fabbisogno sanitario nei prossimi anni sono destinati a crescere, spinti da fattori di tipo socio-demografico, epidemiologico e tecnologico. Si stima che aumenterà la prevalenza di alcune malattie croniche e neurodegenerative, con un evidente incremento delle risorse da investire per garantire al malato le cure migliori. Studi recenti hanno evidenziato le criticità dell’assistenza al malato in Calabria con un dato fortemente negativo rispetto alle altre regioni italiane. E l’ISN rappresenta l’unico istituto di ricerca del CNR nel settore biomedico con sede legale nella Regione Calabria. Le sue forti competenze specialistiche nel campo della genetica molecolare, genomica, proteomica, neurofarmacologia e di neuroimaging possono contribuire al riposizionamento competitivo del sistema produttivo verso la frontiera dell'economia della conoscenza”.
“Sarebbe utile rafforzare – sottolinea Carlo Guccione - il ruolo scientifico dell’ISN nella Regione Calabria attraverso un programma di potenziamento che consenta all’ISN non solo di rinnovare le proprie strumentazioni, ma soprattutto di diventare forza attrattiva per le imprese e i giovani ricercatori. L’auspicio sarebbe quello di realizzare un polo d’eccellenza sperimentale nell’ambito delle biotecnologie, collegato alle realtà scientifiche, accademiche e aziendali già presenti”.
“L’ISN diventi polo d’innovazione – propone Carlo Guccione - che possa essere anche un punto di aggregazione di piccole, medie e grandi imprese, di organismi di ricerca attivi in settori gravitanti attorno alle tematiche biomediche, di offerte formative di elevato profilo internazionale al fine di poter attrarre studenti e ricercatori anche dall’estero”.