Evento della Bcc di Cittanova sulla riforma del credito

Reggio Calabria Attualità
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Il sistema del Credito Cooperativo si avvia a vivere il suo “terzo tempo”: una nuova fase che dovrà proiettare le BCC verso il futuro, rafforzandole e preparandole alle sfide dei mercati globali.

La Riforma del sistema varata dal Governo, e convertita in legge lo scorso 6 aprile (n.18/2016) entra, dunque, nel vivo. Domenica scorsa, presso il Centro Congressi “Giulio Cosentino” di via Sandro Pertini, la BCC di Cittanova ha incontrato i suoi soci per approfondire il tema, e per introdurre il progetto di fusione per incorporazione con la consorella di Montepaone.

Presenti al tavolo di presidenza il Presidente Giuseppe Cosentino, il Direttore Generale Francesco Intrieri, i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, il Direttore di FederCalabria Pasquale Giustiniani.

Focus sulla riforma – Più sicurezza, più solidità, più futuro. La riforma del Credito Cooperativo vuole rispondere a queste esigenze.

"L’obiettivo – ha spiegato il Presidente Giuseppe Cosentino – è garantire, attraverso un’unica realtà che abbia funzioni di controllo, vigilanza ed indirizzo strategico, una sana gestione dell’intero sistema con maggiori efficienze e più competitività. L’attribuzione del ruolo di indirizzo e coordinamento della capogruppo non va ad alterare in alcun modo le connotazioni di mutualità prevalente delle singole BCC appartenenti al gruppo. Anzi, l’obiettivo è quello di rafforzare la solidità del sistema migliorandone gli assetti del governo societario. Alle criticità – ha proseguito - la riforma risponde assicurando una più efficiente allocazione delle risorse all’interno del sistema, una maggiore qualità della governance, un tempestivo reperimento del capitale in caso di tensioni patrimoniali ed una maggiore unità del sistema al fine di accrescere la competitività".

Quindi l’approfondimento qualificato di Pasquale Giustiniani.

"La riforma – ha ricordato il Direttore di FederCalabria - nasce dall’esigenza di rispondere alla crisi economica e al nuovo contesto bancario europeo dando alle BCC maggiore solidità. La proposta del Credito Cooperativo al Governo, a tale riguardo, si fondava su tre principi: valorizzazione della dimensione territoriale, rimozione delle ridondanze per una maggiore efficienza, unità del sistema. Alla luce del testo approvato lo scorso 6 aprile, la riforma approva praticamente tutte le indicazioni di Federcasse".

La legge n.18/2016 conferma e rafforza il principio di mutualità, garantendo il protagonismo delle BCC, che continueranno a nominare i propri organi sociali. La capogruppo, o holding, è controllata per il 51% dalla singole Banche di Credito Cooperativo: queste opereranno in un regime di autonomia in base alla loro capacità di mantenere in ordine i conti.

"I vantaggi per il sistema sono evidenti – ha concluso Giustiniani -. Il Credito Cooperativo diventa il terzo gruppo italiano con un consolidato da 20miliardi di euro, acquisendo maggiore solidità, proseguendo nella relazione diretta con il territorio, programmando nuovi servizi e nuove modalità d’offerta, mantenendo i valori fondanti e distintivi del Credito Cooperativo".

Il progetto di fusione – Si apre ora il “terzo tempo” delle BCC: un fase di cambiamento, che l’Istituto di Credito di Cittanova ha deciso di "vivere da protagonista e non da semplice spettatrice". E in questa direzione muove il progetto di fusione per incorporazione con la BCC di Montepaone.

"Abbiamo avviato un percorso di ulteriore rafforzamento – ha sottolineato il Presidente Giuseppe Cosentino – perché vogliamo continuare ad essere una banca forte, ben strutturata e patrimonializzata, capace di guardare al futuro con ottimismo, orientati a mercati diversi. Il progetto che stiamo portando avanti riguarda l’acquisizione della BCC di Montepaone con le filiali di Soverato e Squillace: ciò consentirà alla nostra banca di lavorare in sinergia con una fascia di territorio che va dalla punta di Reggio Calabria sino a Catanzaro, e all’apertura nel giro di un anno e mezzo di una filiale su Reggio Calabria ed una su Guardavalle. La prospettiva del nostro Istituto è di essere la prima BCC calabrese che ha sedi ed opera in due provincie diverse, la prima probabilmente in Calabria per patrimonio e la seconda per masse. I cambiamenti – ha aggiunto - purtroppo sconvolgono ma se servono, ed in questo caso io ritengo siano necessari, richiedono il coraggio di portarli avanti per il bene del territorio e di chi opera, convinti che purtroppo non si può fare banca come 20 anni fa".

Il progetto è stato illustrato dal Direttore Generale della BCC di Cittanova Francesco Intrieri. «Questo percorso – ha affermato – ci rafforzerà a livello locale proiettandoci alle sfide globali. Nel futuro si allargherà il territorio di competenza, ma le sede e gli organi sociali rimarranno saldamente ancorati a Cittanova. Gli obiettivi sono la riduzione dei costi e il raggiungimento di una più articolata e solida struttura organizzativa. Saranno 48 i Comuni serviti, con una popolazione di circa 250mila cittadini, mentre il numero di famiglie raggiunte sarà di circa 97mila. Le nuove quote di mercato si attesteranno al 18,9% del totale per la raccolta e al 17,8% del totale per gli impieghi. La BCC di Cittanova diventerà la Banca più forte del territorio. Sappiamo che permangono minacce diffuse per il nostro Istituto di Credito – ha concluso - ma non possiamo permetterci di vivere questa fase da semplici spettatori".