Calabria che Vuoi denuncia mancati pagamenti Tfr lavoratori Calabria Verde
“Attraverso questo articolo voglio manifestare il mio disappunto nei confronti della Giunta Regionale – in merito ai mancati pagamenti dei TFR. A tale riguardo, intendo spezzare un lancia a favore dei tanti lavoratori di Calabria Verde (ex AFOR) e di quelli dei vari consorzi di bonifica, i quali, da tempo chiedono all’attuale Regione Calabria un loro diritto sacrosanto quale quello del pagamento delle spettanze dei trattamenti di fine rapporto di lavoro. Trattamento che, come si sa, dovrebbe essere messo in cassa dal proprio datore di lavoro, con uno stipendio all’anno così per i vari anni. In questo caso invece, come si è visto, il denaro in questione (il gruzzolo dei vari TFR dei singoli lavoratori) è stato distratto dai vari governi regionali che si sono succeduti, per altre necessità, senza pensare all’enorme buco che avrebbero poi creato negli anni nelle casse della stessa regione a discapito di questi lavoratori”
Lo afferma in una nota Angela Lucia Pugliese, del Movimento La Calabria che Vuoi del circolo di Saracena, che chiede inoltre alla Regione “attraverso il presidente della Giunta, il quale si è impegnato personalmente ad un riordino dell'ente, affidando appunto, la delega come commissario, ad un figura di grande spessore istituzionale come quello del generale dell’arma Aloisio Mariggiò, di provvedere al più presto alla liquidazione di queste spettanze, attingendo i soldi magari anche da altre risorse a disposizione, perché è un diritto dei lavoratori ricevere al più presto la loro spettanze in merito. Cosi che, si possa dare fiato, anche attraverso questi piccoli interventi ad un’economia già in ginocchio come quella Calabrese, che stenta a ripartire”.
“Il mio auspicio – conclude Pugliese - è quello che finalmente si possa dare nuova linfa a questo ente dotandolo di nuove figure professionali all’altezza del compito, realizzando progetti per l’utilizzazione e valorizzazione delle risorse forestali, di sistemazione idrogeologica e di valorizzazione ambientale, senza però tralasciare quelli che già operano in questo settore, e, chiudendo una volta per tutti il conto con il passato”.