Pollinzi, Crotone non perderà l’elisoccorso
"Abbiamo atteso che qualcuno, tra quelli che son corsi a denunciare il problema elisoccorso, correggesse il tiro e, leggendo la documentazione, consentisse ai cittadini di avere una informazione completa e rispondente al vero." Lo scrive in una nota Filly Pollinzi di Possibile Crotone.
"Siamo, purtroppo, costretti - continua la Pollinzi - a constatare che ogni giorno c'è un nuovo appello contro il taglio di un servizio che non sarà e non può esserci sottratto. Da rappresentanti istituzionali, politici e candidati sindaco ci saremmo aspettati una conoscenza delle questioni oltre le chiacchiere da bar. Ci saremmo aspettati la lettura, se non lo studio, di un documento importante qual è quello sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete emergenza-urgenza. E invece, non solo la pratica politica esercitata attraverso il vecchio "sistema" ci consegna una città, un territorio, ridotto in brandelli sotto ogni aspetto ma, addirittura, nel mentre leggiamo in campagna elettorale dei bellissimi e grandiosi progetti che dalle sue mani dovrebbero risollevare il profilo economico, sociale e produttivo di Crotone, insiste nel braccare i cittadini con appelli privi di riscontro effettivo e frutto della disinformazione oppure della malafede".
"Qualunque ne sia il motivo (o la giustificazione) - aggiunge la rappresentande di PC - in entrambe le ipotesi si tratterebbe di manifestazioni di inadeguatezza politico-istituzionale. Perché l'unica cosa vera è che allo stato Crotone non perderà il servizio di elisoccorso. Intanto perché nessun territorio può esserne privato nei casi di emergenza-urgenza e in secondo luogo perché, l'allegato 1 del DCA n. 30 del 03.03.2016 prevede "la riduzione da 4 a 3 delle basi operative" e "l'istituzione di elisuperfici attive in tutti gli Spoke", quindi anche a Crotone.Con la predisposizione dei nuovi bandi è quindi molto probabile che la base operativa di Cirò verrà chiusa ma i cittadini crotonesi certo non perderanno il servizio poiché l'ospedale di Crotone (e ci mancherebbe pure) continuerà ad avere la sua elisuperficie, rispetto alla quale piuttosto chiediamo una migliore visibilità e disponibilità costante e effettiva dell'area."
"Stupisce, tra l'altro, - si legge ancora - che i nostri rappresentanti si accorgano solo ora di tali disposizioni che erano già previste nel Piano di rientro, reso necessario dall'enorme debito accumulato in sanità a causa della gestione clientelare, allegra e non razionale delle risorse esattamente da quella "politica" di cui alcuni degli attuali "tutori dei diritti del cittadino" sono espressione.Affermare in maniera errata e disinformata che i crotonesi non potranno più avere il servizio di elisoccorso è un modo ulteriore per alimentare il malcontento e la sfiducia e probabilmente dirottare i bisogni ancora di più verso pratiche "privatistiche" del soddisfacimento dei diritti.
La prima cosa di cui questo territorio - conclude la nota - ha invece urgentemente bisogno è il recupero dell'etica e della responsabilità sociale, oltre che della qualità culturale della politica."