Presentazione calendario vaccinale regionale
“Nuove acquisizioni in ambito vaccinale in Regione Calabria: le vaccinazioni nell’adulto e nell’anziano” è il tema del convegno che si terrà a Lamezia Terme sabato 14 maggio, con inizio alle ore 8:45, nella sala convegni del T-Hotel. Vi prenderanno parte il Direttore Generale Prevenzione Regionale, dott. Riccardo Fatarella, il Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri, il Presidente SITI e direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe De Vito.
Nel corso dell’evento, che darà l’opportunità di approfondire alcuni aspetti connessi alle vaccinazioni, con il contributo di relatori provenienti dalle ASP e AO della regione, sarà presentato a medici e infermieri il nuovo calendario vaccinale della Regione Calabria, recentemente emanato, che ha messo a disposizione della classe medica e della popolazione nuovi vaccini somministrabili gratuitamente ad adulti e anziani.
In particolare la Regione Calabria, prima in Italia, ha abbassato l’età dalla quale la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente portandola a 60 anni. La vaccinazione è particolarmente utile per i soggetti a rischio, affetti da malattie croniche, di qualsiasi età: broncopatici cronici, diabetici, cardiopatici, nefropatici, epatopatici, soggetti con malattie del sangue o tumori. Il vaccino è quindi uno strumento fondamentale per la protezione dell’anziano nei confronti dell’influenza e delle sue, spesso, gravi complicanze. La forte raccomandazione alla vaccinazione ha delle importanti motivazioni. In Italia l’influenza è la terza causa di morte per patologia infettiva dopo AIDS e tubercolosi. Ogni anno vengono colpiti in media quattro milioni di persone. Negli anziani la malattia può causare complicanze tali da rendere necessario il ricovero ospedaliero.
Nelle polmoniti dell’anziano e del bambino molto piccolo un ruolo fondamentale viene esplicato da un batterio, lo Streptococcus Pneumoniae, per difendersi dal quale è disponibile una vaccinazione, l’antipneumococcica, che viene offerta gratuitamente ai bambini nel primo anno di vita, ai soggetti a rischio di qualsiasi età (le patologie di rischio sono quasi le stesse dell’antinfluenzale) e a chi ha compiuto i 65 e i 70 d’età e non ha superato, rispettivamente, i 66 e i 70 anni. E’ possibile, inoltre, vaccinare adulti e anziani per proteggerli dall’Herpes Zoster, malattia frequente ed invalidante più comunemente nota come fuoco di S. Antonio.
Il nuovo Calendario, voluto dai Medici territoriali (Igienisti, Pediatri e Medici di Medicina generale) e validamente sostenuto dal Dipartimento Tutela della Salute della nostra Regione, è un vero e proprio Calendario per la Vita perché traccia il percorso vaccinale di ogni cittadino dalla nascita all’età più avanzata e rappresenta un strumento di straordinaria importanza per la prevenzione calabrese. È anche il più completo ed innovativo d’Italia offrendo, oltre quelle già citate, altre importantissime vaccinazioni, che in molte regioni italiane non sono ancora disponibili.
Tra queste l’antipapillomavirus, che fino al 21 maggio scorso era disponibile solo per le ragazze dodicenni e adesso è offerta anche ai maschi nel dodicesimo anno di vita e alle donne di venticinque anni. L’infezione da virus del Papilloma umano (detto anche Human Papilloma Virus o HPV) è causa del carcinoma della cervice (o collo) dell’utero, un tumore dell’apparato genitale femminile che ancora oggi colpisce in Italia migliaia di donne costringendole a sottoporsi a esami di approfondimento e in alcuni casi a interventi chirurgici; inoltre in entrambi i sessi è causa di carcinomi dell’apparato anogenitale, della lingua e della gola, nonché di lesioni cutanee molto diffuse e contagiose come i condilomi acuminati (verruche anogenitali), che si trasmettono prevalentemente per via sessuale.
Aver messo tutte queste vaccinazioni a disposizione dei cittadini calabresi, adulti e anziani, rappresenta un grande valore in termini di prevenzione individuale e collettiva. In Italia si registra il calo delle coperture vaccinali dovuto a ingiustificati e insostenibili motivi ideologici. Tale fenomeno sta già determinando gravi danni: si muore di pertosse, morbillo, meningiti, rosolia congenita, difterite. La rilevazione di questo dato rende quanto mai necessario diffondere tra la popolazione la consapevolezza dell’importanza dell’intervento vaccinale.