Longobucco, Stasi sull’accesso ai fondi
Contrastare lo spopolamento delle aree interne attraverso il recupero e la valorizzazione delle potenzialità presenti, delle risorse culturali, turistiche, dei sistemi agroalimentari, silvo-pastorali delle produzioni artigianali. Attivare filiere delle energie rinnovabili. Tutelare l’ambientale, le arti, i mestieri. Promuovere in modo sostenibile il territorio. Riqualificare i borghi.
Sono, questi, gli obiettivi sottesi all’adesione al protocollo d’intesa Il Filo D’arianna per l’Accesso ai fondi comunitari 2014-2020 secondo quanto definito dall’accordo di partenariato tra il Governo italiano, la Commissione Europea e la Regione Calabria, area interna “Sila orientale presila cosentina”. Il documento è stato firmato nei giorni scorsi (venerdì 13) a Longobucco, comune capofila, tra il sindaco ospitante Luigi Stasi, i sindaci di Bocchigliero Giuseppe Santoro, Caloveto Umberto Mazza, Campana Agostino Chiarello, Cropalati Luigi Lettieri, Mandatoriccio Angelo Donnici, Paludi Domenico Baldino, Terravecchia Mauro Santoro e il commissario di Scala Coeli Domenico Giordano.
È importante – dichiara il sindaco Stasi – fare rete per presentare un unico progetto di sviluppo all’Unione Europea. Bisogna lavorare insieme per uscire dall’isolamento e dalla condizione marginale in cui si ritrovano i comuni in questo momento.
Per invertire il fenomeno di abbandono delle aree interne, ricche di risorse ambientali e culturali, i sindaci – si legge nel documento – intendono promuovere progetti di sviluppo locale integrati da un intervento nazionale per assicurare alle comunità coinvolte condizioni di fruizione dei servizi essenziali adeguate. L’obiettivo è quello di mantenere una popolazione di dimensione tali da poter mantenere una struttura demografica equilibrata e quindi il presidio del servizio nel territorio. La presenza dei servizi è una precondizione per lo sviluppo e il radicamento di nuove attività.
I comuni firmatari si impegnano a cooperare e collaborare per la programmazione e attuazione degli obiettivi di sviluppo locale dell’Area interna, a praticare la concertazione come metodo ordinario e permanente per la programmazione e l’attuazione di azioni di sistema, a favorire la massima sinergia operativa tra gli attori istituzionali, sociali ed economici operanti nel territorio, a confermare l’adesione al processo di costruzione di un programma condiviso e concertato di sviluppo locale al fine di realizzare un progetto d’Area di area interna, a partecipare alle diverse fasi di elaborazione, dedicando anche proprie risorse umane ed organizzative, e finanziarie.