Chiusura delle guardie mediche notturne, il sindaco di San Roberto scrive a Renzi

Reggio Calabria Salute

“Esprimo a nome della popolazione che rappresento una forte preoccupazione per l’ipotesi di un’articolazione dell’assistenza medica territoriale sulle sedici ore (c.d. H16), anziché sulle ventiquattro ore (c.d. H24). Un’assistenza assicurata sino ad oggi, capillarmente su tutto il territorio nazionale, dal servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica) che, soprattutto in alcune realtà dell’entroterra italiano, ma in generale ovunque rappresenta un importante presidio sanitario a tutela della popolazione, in particolare degli anziani, dei malati cronici, dei disabili. Si correrebbe il rischio di abbandonare le persone al loro destino, ed è un rischio che non possiamo permetterci, non giustificabile da esigenze finanziarie”.

Esordisce così la lettera che il sindaco del Comune di San Roberto Roberto Giuseppe Vizzari, ha inviato al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi.

“La soppressione di tale servizio – prosegue nella missiva - andrebbe a pesare, per il periodo notturno compreso tra le 24 e le 8 di mattina sul servizio di 118 e del P.S., per i quali vi sarebbe un uso improprio. Questi servizi, che dovrebbero occuparsi dell'emergenza e urgenza, e che già devono far fronte a organici sottodimensionati, si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di interventi completamente diverse: i “codici rossi” di emergenza e le visite e/o prescrizioni per patologie minori. Questo provocherebbe disfunzioni molto gravi in termini di assistenza medica, con il reale rischio di intasare i P.S., creando disagi enormi soprattutto nelle aree geografiche distanti molti Km dal presidio ospedaliero o dalla postazione di 118, più vicini”.

“La riforma, così ipotizzata – aggiunge - non ha alcun effetto migliorativo relativamente al servizio offerto ai cittadini, e non porterà ad alcun risparmio. Prevedibile invece – conclude Vizzari - l’aumento dei costi, in quanto verrebbero traslate su servizi più complessi (Pronto Soccorso e 118) richieste di intervento che necessitano di assistenza di primo livello".