Diga Melito: Manno chiede un incontro a Gratteri
Proseguire e capire fino in fondo i risvolti giudiziari e le evidenti trame che si sono consumate nella realizzazione della diga sul fiume Melito definita una “incompiuta” è un obiettivo al quale non rinuncio e intendo continuare a perseguirlo”.
Con questa affermazione il Presidente del Consorzio di Bonifica Grazioso Manno rende noto di avere scritto al neo Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri informandolo dettagliatamente sulla vicenda e chiedendo un incontro per illustrare quanto avvenuto negli ultimi trent’anni attorno a questa importante opera, poiché scrive “sempre più convinto che sono stati commessi reati che hanno danneggiato il Consorzio, le Comunità locali, la Calabria e il sottoscritto”.
La Procura di Catanzaro, riferisce Manno," sin dal 2008 anche sulla scorta di mie forti dichiarazioni è sempre stata aggiornata tanto è che ancora oggi - precisa nella lettera al Procuratore – risulta pendente e senza risposta un procedimento penale n. 2983/2010 RGNR mod. 21 scaturito dalle mie dichiarazioni rese al dr. Borelli ed che in tale procedimento, la parte offesa risultava essere il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. Voglio continuare su questa vicenda a non arrendermi – prosegue Manno – e confido che il dr. Gratteri possa con la sua innegabile autorevolezza riannodare i fili e fare definitiva luce."
"Il Consorzio sta accelerando i tempi – aggiunge presindente del consorzio – e come è nostra abitudine non ci arrenderemo anzi, oltre che sulla via giudiziaria a cui attribuiamo grande importanza, rilanciamo in parallelo anche su due fondamentali aspetti: progettuale e Istituzionale. Sull’aspetto progettuale, il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese non ha mai smesso e continua a lavorare con grande determinazione per la realizzazione e il finanziamento della diga che sorge nel comune di Gimigliano ma interessa anche i territori di Sorbo San Basile e Fossato Serralta".
A conferma di ciò Manno rammenta che "il 18 aprile abbiamo inviato al Ministero delle Infrastrutture, al Presidente della Regione Oliverio, alla Direzione Generale Dighe e al Provveditorato alle Opere Pubbliche di Calabria e Sicilia la prima parte del nuovo progetto preliminare dell’importante infrastruttura idrica che, voglio ricordare, una volta realizzata permetterebbe un utilizzo idrico a fini multipli (potabile,irriguo, industriale ed idroelettrico) che è cruciale per tutta la Calabria centrale, con un bacino di utenza in una area che va dalla fascia jonica fino alla piana di Lamezia e al monte Poro, riguarda la vita e lo sviluppo di questo ampio comprensorio, nel quale insistono mezzo milione di persone (il 25% della popolazione calabrese). Il progetto finale che sta predisponendo l’Ufficio tecnico Consortile sarà pronto –assicura Manno – entro fine luglio prossimo. “