Patto per lo sviluppo del crotonese: Pacenza (Pdl), impegno inderogabile
“È certo un impegno inderogabile per la deputazione nazionale e regionale crotonese, nonché per tutte le forze sociali e le associazioni datoriali del territorio, quello di rispondere alla sottoscrizione del patto per lo sviluppo che verrà proposto domani, in modo unitario, dalle tre sigle confederali”. Alla vigilia dell’atteso appuntamento pubblico, fissato dai sindacati per domani (27 ottobre) al Lido degli Scogli di Crotone; il presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, sottolinea l’importanza cruciale per il territorio di trovare unità d’intenti e sinergia istituzionale per combattere la tremenda crisi occupazionale che sta attanagliando il territorio.
“Pur non essendo una funzione propriamente loro assegnata – ha commentato ancora l’onorevole Pacenza – le organizzazioni sindacali hanno comunque inteso rispondere al grido d’allarme lanciato dai lavoratori crotonesi attraverso le numerose iniziative, spesso spontanee, in difesa del posto di lavoro che si sono succedute per tutto il 2010. Lo stillicidio occupazionale va fermato subito in questa provincia prima che esso assuma proporzioni irrecuperabili. Secondo i dati diffusi dall’ultimo rapporto Polos, infatti, l’indagine socio-economica a cura della Camera di commercio di Crotone, l’occupazione nel territorio è calata di ben 22 punti percentuali rispetto la media nazionale; il pil-procapite è di appena 15mila euro, ovvero il terzultimo delle province italiane; e si segnala un aumento esponenziale del monte ore di Cassa integrazione ordinaria del +98,5% e di quella straordinaria del +173%. E per il 2010 - ha già fatto sapere l’assessore regionale al Lavoro, Francesco Antonio Stillitani – ammonteranno in tutto a circa 7mila i lavoratori calabresi per i quali è stato chiesto il ricorso ad ammortizzatori sociali in deroga. Una vera e propria emorragia occupazionale che, a tratti, sembra inarrestabile. Ecco che allora i sette punti programmatici presentati dai sindacati nel corso di un attivo unitario (svoltosi alla fine di settembre, ndr) assumono una valenza strategica per il superamento dello stato di crisi del territorio in un’ottica di lungo periodo. La triplice sindacale chiede, questo va ricordato, il riconoscimento del governo su Crotone come area di crisi industriale complessa; un’attività di negoziazione con Eni perché questa compia investimenti ingenti sul territorio; la promozione di politiche energetiche a sostegno delle imprese; la cantierabilità immediata dei Programmi integrati comunitari già in essere; un piano di difesa del suolo per i territori collinari e montani; il rafforzamento delle politiche attive del lavoro; e la creazione di un incubatore d’impresa. Proposte concrete e attuabili che richiedono solo un impegno condiviso da parte degli amministratori pubblici di ogni livello ed estrazione partitica. Da parte del sottoscritto c’è la piena disponibilità a condividere questa piattaforma programmatica”.