I Partigiani Crotonesi difendono la Costituzione
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. Dietro ogni articolo della Costituzione, dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta”, così si rivolgeva ai Giovani nel 1955 Pietro Calamandrei, uno dei padri della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza". E' quanto scrive Giancarlo Sitra, Presidente Provinciale ANPI di Crotone.
"Cosi parlavano - continua la nota - alle centinaia di giovani studenti della Scuola media di Melissa, difronte alle autorità civili, militari e combattentistiche, la dottoressa Michelina Grillo, il sindaco Gino Murgi ed il Presidente dell'Anpi di Crotone Giancarlo Sitra, il 27 aprile scorso, in occasione dell’intitolazione del Centro Multimediale di Melissa. Caro Calamandrei, Cari Partigiani di tutte le ispirazioni politiche, salvo quella fascista, oggi, quella Costituzione e Voi Partigiani, che con la Vostra vita l’avete scritta, siete stati traditi dal Governo Renzi che l’ha modificata nella sua ispirazione più autentica, posta a fondamento della democrazia e della libertà: parlo della modifica, attuata dalla Riforma Renzi, dell’equilibrio tra i poteri Legislativo, Esecutivo e Giudiziario a favore del Potere Esecutivo".
"Questa modifica della Costituzione e la nuova legge elettorale, ad opera del Governo Renzi, darà tutto il Potere Esecutivo e legislativo al Partito che vincerà le prossime elezioni, un Partito questo che sarà certamente una minoranza rispetto all’insieme del corpo elettorale. Tutto ciò rappresenta una grave minaccia per la nostra Democrazia e per la nostra Libertà. Perciò l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia e di Crotone si schiera per il NO alla riforma del Senato e per il SI’ alla correzione di parti della legge elettorale “Italicum”. Lo dobbiamo a tutti i Partigiani italiani senza distinzione politica, ai Partigiani Crotonesi Giulio e Franco Nicoletta, Alberto Andreani, Eugenio Ierardi, Giuseppe Pace, Rosario Migale, ai nostri deportati La Gioia Pietro e Giovanni Grillo".
"Alla vigilia del 70° anniversario della Repubblica Italiana Vogliamo ricordare un grande evento culturale celebrato nel nostro territorio il 27 aprile u.s., in occasione delle celebrazioni della Festa della Resistenza, a cura del Comune di Melissa, dell’ANPI di Crotone e della dottoressa Michelina Grillo: L’intitolazione da parte del Comune di Melissa del Centro Multimediale a Giovanni Grillo Prigioniero nei lager nazisti dal 1943 al 1945, Chiaro esempio di dedizione per la Patria. Ringrazio di cuore il Sindaco Gino Murgi, che onorando la storia contemporanea di Melissa, divenuta famosa in tutta Italia per le sue lotte contadine, ha inteso perpetuare il ricordo indelebile di Giovanni Grillo, il quale, internato militare nei lager tedeschi durante la seconda guerra mondiale, contribuì col suo sacrificio alla conquista della libertà e della democrazia del nostro Paese".
"A Giovanni veniva riconosciuto dallo Stato nel 2012 la Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica e due Croci al Merito di Guerra. Da Melissa, Giovanni, giovanissimo, partì come soldato nel 1940 per i vari fronti; nel 1943, dopo l’armistizio dell’8 settembre, venne catturato dai tedeschi e deportato nei lager del terzo Reich. Posto dinanzi alla scelta tra la dura prigionia del lager, fatto di fame, sevizie e lavori forzati e l’adesione al fascismo, e più tardi alla Repubblica Sociale di Mussolini (Salò), che comportava il ritorno a casa, Giovanni scelse la schiavitù del lager, rifiutando con fermezza e forza d’animo, ma soprattutto con autonoma convinzione, ogni forma di collaborazione con i tedeschi, nella consapevolezza che solo così un giorno la sua Patria, l’Italia, avrebbe conquistato la dignità di Paese libero".
"Fu, dunque, quella di Giovanni Grillo, una scelta per la Patria, volontaria e consapevole, una “Resistenza allargata”, senz’armi, con l’opposizione ferma e decisa ad ogni forma di collaborazione con il nemico. Liberato dalle truppe alleate nel 45, Giovanni Grillo, gravemente ammalato, venne ricoverato per 10 anni in diversi sanatori. Riconosciuto permanentemente inabile al lavoro, morì a Crotone il 18 dicembre 1968 per i postumi della malattia contratta durante l’internamento. La vicenda di Giovanni Grillo è stata, peraltro, di recente oggetto di una pubblicazione curata dal giornalista della Rai, Gennaro Cosentino, dal titolo: “Giovanni Grillo da Melissa al lager- la vicenda di un deportato calabrese”, che, con il supporto di preziosi documenti autentici, forniti dalla figlia Michelina, è stata anche al centro del “Premio Giovanni Grillo”, un concorso pluripatrocinato, istituito e finanziato dalla stessa figlia in onore del padre, e destinato alle scuole secondarie di primo e secondo grado della Calabria, che ha visto una grandissima partecipazione da parte degli studenti della regione. Per onorare anche i Partigiani Crotonesi, L’Anpi di Crotone dice NO alla modifica del bilanciamento dei Poteri della Costituzione e si batte in difesa della Costituzione baluardo di Democrazia e di Libertà".