Conferito all’arciprete Flavio Paladino il Premio San Francesco di Paola
"Opero da oltre quarant’anni nella parrocchia dei santi apostoli Pietro e Paolo. Amo profondamente i miei parrocchiani e tutti i cittadini moranesi. Per essi, per il bene delle loro anime e per sostenerli nel cammino quotidiano, seppur nella mia condizione di umile frate cappuccino, ho dedicato la mia vita e la missione di sacerdote".
Così l’arciprete padre Flavio Paladino, sabato scorso, in un gremito auditorium comunale, a margine della consegna del “Mantello di san Francesco di Paola”, premio attribuitogli per meriti civili, culturali, sociali e religiosi, dall’esecutivo locale e dal Comitato promotore per le celebrazioni del VI Centenario della nascita del taumaturgo calabrese, salutava "commosso e grato» il sindaco Nicolò De Bartolo, il suo vice Pasquale Maradei, gli assessori Emilia Zicari, Biagio Angelo Severino, Sonia Forte, per «l’inaspettato riconoscimento".
"Mai avrei pensato di ricevere un segno di affetto così significativo da parte dei miei concittadini", ha dichiarato il frate francescano: "Anche se le mie origini non sono del posto, mi sento moranese a tutti gli effetti. Qui ho esercitato il mio ministero di parroco, per il quale sono grato a Dio, qui ho viaggiato nel tempo con i miei confratelli cappuccini, con la comunità parrocchiale, con tutti i moranesi cui voglio molto bene e considero miei figli nello spirito. Spero che il Signore mi dia ancora la forza di proseguire in questa entusiasmante esperienza".
Messaggi augurali sono pervenuti dal presidente del Comitato dei festeggiamenti, Graziano Di Natale, il quale per il tramite del Sindaco si è congratulato con l’arciprete Paladino, e dal presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il quale ha inviato espressioni di sincero apprezzamento.
Oltremodo felice e compiaciuto per il successo della manifestazione il primo cittadino Nicolò De Bartolo. Il quale, sollecitato da uno spumeggiante Carlo Catucci, presentatore della serata insieme a Anamaria Focsa, ha elogiato l’eccellente lavoro svolto dall’arciprete Paladino a beneficio dell’intera comunità moranese. «Padre Flavio», ha detto il Sindaco, «è per noi un esempio virtuoso di come si debbano coniugare carità e azione sociale. Egli ha saputo magnificamente gestire il complesso chiesastico affidatogli e dirigere le anime in un periodo storico complesso; ha colto diligentemente le sfide dei tempi, senza mai rinunziare alla testimonianza diretta, attiva e fattiva. Le tante difficoltà e i disagi cui ha dovuto far fronte, non ultime le sofferenze di una salute ballerina, non lo hanno scoraggiato: ha continuato a operare instancabilmente, con ogni mezzo, per lenire il peso della fatica quotidiana dei suoi parrocchiani e di coloro che bussano alla sua porta. Tutto sempre e solo nel nome di Gesù Cristo. In questa felice circostanza, voglio pertanto manifestargli la riconoscenza sincera di tutta la comunità con sensi di filiale ammirazione e affetto. Ringrazio, poi, il presidente del comitato Graziano Di Natale, che ha condiviso con noi questa bella avventura, onorando adeguatamente la storica e documentata devozione dei moranesi a san Francesco di Paola. Ma sento il desiderio di ricordare anche l’impegno dei miei assessori, i quali non lesinano fatiche quando il bene di tutti chiama. Al vicesindaco Pasquale Maradei, a Emilia Zicari, a Sonia Forte, a Biagio Angelo Severino, che ha fortemente voluto e personalmente seguito le fasi propedeutiche delle iniziative, a tutti i consiglieri comunali nonché all’ufficio di gabinetto", ha concluso De Bartolo, "stima e gratitudine".
La serata è stata arricchita dalla relazione storica di p. Giacomo Faustini ofm capp, dall’elogio p. Rinaldo Todaro ofm capp., dall’esibizione del cantante Antonio Longo, dei ballerini Eliana Maradei e Attilio Di Lionardo della “Revolution Dance”, di Rossana Tedeschi, della scuola di musica “Francesco Cilea”, della soprano internazionale Eunhye Lee. Ad essi De Bartolo ha tributato la riconoscenza dell’Amministrazione comunale.