Giosetta Fioroni al Marca di Catanzaro
Giosetta Fioroni, Vita appassionata di una visionaria al museo Marca di Catanzaro. “Fa quel che ti piace, hai grazia per farlo”, la esortava Guido Ceronetti, poeta amico e complice in avventure epistolari (Amori di Busta) e in alchimie teatrali (spettacolo per marionette ideofore). Giosetta Fioroni, una ragazza del ’32, che ha attraversato da protagonista più di cinquant’anni di arte italiana senza mai rinunciare al piacere di dipingere e alla grazia con cui questo godimento ha praticato. Tra la protagoniste della pop art italiana ed esponente di punta della scuola di Piazza del Popolo insieme a Schifano, Angeli e Festa, allieva affascinata dalle invenzioni liriche e astratte di Toti Scialoja e dalle calligrafie misteriose di Cy Twomly, un’altra delle passioni di Giosetta, i lavori sulla calligrafia che ha esposto in uno spazio veneziano in campo dell’Anzolo Rafael, un luogo molto caro all’artista per la sua dimensione dechirichiana. Nel 1956 è una fra le prime donne-artista ad esporre alla Biennale di Venezia, in tempi in cui un’artista donna veniva guardata con sospetto e meraviglia, abituati a vedere la donna relegata in luoghi domestici era una novità.E' quanto si legge in una nota di Apollonia.
"Ma lei - continua la nota - forte di quella passione che l’ha sempre divorata, alimentando la sua vita appassionata di visionaria, ha vissuto l’arte come un dono celeste un placebo alle avversità e ai dolori che la vita comporta alle quali non ci si può sottrarre. Vive una “condizione d’artista” a doppio filo; compagna dello scrittore Goffredo Parise vive un amore totale e insostituibile, che alimenta e accelera le visioni liriche e sognanti di Giosetta. A Salgarèda sulle Grave del Piave in collina, fuori dal caos urbano, perché l’artista ha bisogno di silenzio e raccoglimento per poter creare, i due artisti vivono il loro sogno fantastico e avventuroso. Giosetta alimentata anche dalle frequentazioni con poeti e scrittori come Andrea Zanzotto e Guido Ceronetti, (uno fra gli amici più cari), dà sfogo a tutta la sua creatività realizzando collage, acquerelli disegni un periodo molto prolifico per l’artista.
Mi affascina e mi intriga molto l’immagine di questa artista ancor più il suo vivere l’arte in coppia, significa condividere patire gioire insieme l’amore per questo grande dono che è l’Arte, (chi più di me può comprendere il suo animo la sua arte i suoi tormenti e il suo essere e vivere d’artista, io stessa vivo da anni la stessa “condizione d’artista” insieme ed accanto ad un altro artista. Fare ed essere coppia nella vita e nell’arte è un doppio dono). La misura di questo dono speciale, fatto di equilibrio e levità sarà espressa in una ricca esposizione delle opere di vario genere di Giosetta Fioroni, tra cui spiccano gli originali teatrini di ceramica, al Museo Marca di Catanzaro dal 4 Giugno al 31 Agosto, a cura di Marco Meneguzzo, ùpietro Mascitti ed elettro Bottazzicon la preziosa collaborazione della Fondazione Rocco Fuglielmo e l’amministrazione Provinciale di Catanzaro. Per Giosetta Fioroni il Paradiso è in terra. E’ andare in studio e “poter lavorare, inseguire i miei sogni, idee, vaghi o meno vaghi progetti”. L’artista quando “chiude” le porte all’umano mondo “entra” nelle “sue” stanze, tutto il resto non conta!Miracolo e mistero dell’Arte".
Apollonia Nanni