Rossano, ricostruire memoria collettiva
Portare sui banchi di scuola gli eventi sconosciuti della grande storia; quelli non scritti nei testi e che nessuno mai ci racconterà. Educare al rispetto ed ai valori della solidarietà perché non accadano mai più orrori come quelli della deportazione. Promuovere un progetto di scambio culturale internazionale per cercare di ridare un nome e di far conoscere le tantissime vittime del sacrario purtroppo ancora non identificate. Collaborare con la scuola rende questo lavoro di conservazione della memoria ancora più utile. È quanto ha dichiarato Achiropita Titti Scorza, vicepresidente dell’associazione i rossanesi nel mondo – Gennarino Scorza, Croce al Merito di Guerra e Medaglia d’Onore intervenendo ieri (mercoledì 1) all’incontro frammenti sconosciuti di storia: la deportazione dei carabinieri nei lager nazisti e che ha visto la partecipazione di Anna Maria Casavola, autrice di 7 ottobre 1943 la deportazione dei carabinieri romani nei lager nazisti.
A fare da sfondo al nuovo importante momento di approfondimento rivolto agli studenti, da una parte i 70 anni dal Referendum con il quale gli italiani chiusero la pagina della monarchia e aprirono alla Repubblica; dall’altro il fenomeno degli sbarchi di immigrati – testimoniato dall’intervento del Comandante della Capitaneria di Porto Francesco Perrotti - che sta interessando il territorio e la Calabria, con i volti di quelli che, ci si augura, non saranno i senza nome di domani. L’Associazione i rossanesi nel mondo è l’unica – ha precisato Franco Filareto - ad aver affrontato il tema della Festa del 2 Giugno.
“Il lavoro – ha spiegato la Casavola – è dedicato proprio ai senza nome, alla storia dei 2000-2500 carabinieri che nel 1943 dissero NO al fascismo; una storia semi conosciuta solo dalle famiglie. Uomini che hanno agito seguendo l’autorità della loro coscienza quando nessun’altra autorità rimaneva in piedi. La ricerca è stata complicata, pochissime le fonti, nessuna testimonianza, tutto era stato rimosso. Ma quello che si è riuscito a trovare è sufficiente per ricostruire una memoria collettiva”. L’evento è stato promosso in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore liceo scientifico – classico – artistico via A. De Florio, con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, del Comune di Rossano, dell’Associazione Nazionale Ex Internati (A.N.E.I.), dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (A.N.R.P.), dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.) e della Fondazione Nenni.
Coordinati da Lenin Montesanto, oltre alla vicepresidente del sodalizio Achiropita Titti Scorza, sono intervenuti il segretario generale comunale Nicola Middonno, Adriana Grispo, dirigente dell’Istituto d’istruzione San Nilo, i Capitani Angelo Proietti, rispettivamente dell’Arma dei Carabinieri e Francesco Coppola della Guardia di Finanza, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, Giuseppe Giovanni Santoro, Sindaco di Bocchigliero, Francesco Filareto, Orlando Materassi della A.N.E.I. di Firenze, internato come Gennarino Scorza, Stefania Covello e Mario Scorza presidente dell’associazione i rossanesi nel mondo.