Il questore si presenta: “Serie A senza l’Ezio Scida è una partita persa a tavolino”
“La serie A a Crotone senza giocare all’Ezio Scida equivale ad una sconfitta a tavolino”. Inizia con una battuta sul calcio ma poi entra nelle cose ancor più serie il nuovo questore di Crotone che stamani si è presentato alla stampa locale: Claudio Sanfilippo subentra a Luigi Botte nel comando del presidio di polizia tra i tanti problemi non solo cittadini ma anche all’interno della stessa questura.
Una lunga esperienza sul campo quella del dirigente che inizia 27 anni fa, nel 1989, e che lo vede transitare dalla questura di Palermo dove arriverà a dirigere la sezione antiracket, quella antimafia e la ‘catturandi’. È qui che le doti dell’investigatore si fanno notare con importanti operazioni che lo porteranno fino all’arresto del superlatitante Giovanni Brusca, che gli vale una promozione, ma anche di altri ed altisonanti boss e nomi della mafia siciliana (Gaspare Spatuzza, Natale Gambino, Francesco Tagliavia, e così via) per un totale di ben 12 tra i 30 latitanti più pericolosi ricercati dallo Stato. Una fruttuosa operatività che il nuovo questore promette di continuare anche in riva allo ionio.
All’attivo di Sanfilippo, inoltre, numerose indagini di mafia e antidroga, come quella del 2005 che portò al sequestro di 2500 chili coca purissima, il più consistente sequestro mai effettuato in tutta Europa. Nel palmares dei traguardi, poi, quello di aver recuperato la seconda opera d’arte più importante mai rubata in Italia: l’adorazione dei Magi di Francesco Mazzola, detto il “Parmigianino”.
Una lunga e sostanziosa esperienza, dunque, che è valsa al dirigente anche diversi encomi ed elogi, addirittura, giunti finanche dall’Fbi statunitense. Dopo Palermo, Sanfilippo passerà negli anni dalla mobile di Genova, dalla questura di Parma (come vicario) fino all’ultimo incarico di Catania.