Reggino. Arresti e denunce durante i controlli dei carabinieri

Reggio Calabria Cronaca

Il 7 giugno, a Varapodio, i Carabinieri hanno tratto in arresto D.A., 47enne di Messignadi di Oppido Mamertina, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, poiché nel corso di un controllo stradale è stato fermato e sorpreso fuori dal comune dove era costretti a soggiornare.

A Melito di Porto Salvo, deferiti in stato di libertà N.F., marocchino, di 32 anni, G.I.C., di 28 anni e S. L., di 30 anni, tutti già noti alle forze dell'ordine. I tre sono accusati di truffa in concorso e violazione della normativa sull’immigrazione. Nel dettaglio, i militari hanno accertato che sarebbero i responsabili di una serie di truffe on line, facendosi accreditare su una poste-pay gli importi relativi ad acquisti di merce che, di fatto, non inviavano agli acquirenti. N.F. è risultato anche destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dalla Prefettura di Reggio Calabria.

A Lazzaro, frazione di Motta San Giovanni, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà C.P., 33enne e P.F., di 23 anni, entrambi di Saline Joniche, e A.F.P., 79enne di Reggio Calabria, tutti già noti alle forze dell'ordine, poiché ritenuti responsabili d’incendio colposo in concorso. Nel dettaglio, i militari hanno accertato che in località Cambareri, nel bruciare dei rami secchi, per negligenza hanno generato un incendio che ha interessato una superficie di un ettaro circa di proprietà privata, composta da macchia mediterranea.

A Bagnara Calabra, dopo un'attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica, i militari hanno deferito in stato di libertà 79 persone, tutte responsabili del reato di invasione di terreni o edifici pubblici. Senza averne titolo, hanno occupato abusivamente, insieme ai rispettivi nuclei familiari, 44 alloggi popolari di proprietà dell’Aterp di Reggio e del comune di Bagnara Calabra, ubicati nella frazione di Pellegrina e di località Calcara.

A Villa San Giovanni, deferiti in stato di libertà due fratelli R.F., di 22 anni, e R. E., di 18 anni, entrambi di Catona, G.P., di 21 anni, B.R., di 20 (reggini), ed un minore di 17 anni di Archi, tutti già noti alle forze dell'ordine. Sono ritenuti responsabili del reato di violenza privata in concorso. Tra il 24 e il 31 maggio scorso, per futili motivi connessi ad un credito di bassa entità, avrebbero costretto, in più circostanze, una persona a non uscire dalla propria abitazione, minacciando ritorsioni contro la sua incolumità o quella dei propri familiari. R.E. è stato anche deferito per aver danneggiato il portone di ingresso dell’abitazione della vittima.

A Villa San Giovanni, tratti in arresto O.O., nigeriano di 29 anni, A.D., marocchino di 41 anni, e B.R, marocchino di 23 anni 23. Tutti già noti alle forze dell'ordine sono accusati di rissa. Mentre sostavano nei pressi degli imbarcaderi di Villa, per futili motivi hanno dato luogo ad una lite. I primi due sono stati immediatamente immobilizzati dai militari giunti sul posto, mentre il terzo, che si era dato alla fuga, è stato rintracciato poco dopo. Dopo la rissa tutti gli arrestati hanno riportato lievi lesioni.