Sindaco di Rosarno non esclude nuova rivolta migranti
"Non possiamo escludere una rivolta". Lo ha detto il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, a Sky Tg 24, commentando la tensione in atto nella vicina San Ferdinando, dove centinaia di migranti stanno manifestando dopo la morte di un cittadino del Mali, ucciso da un carabiniere intervenuto per sedare una rissa.
Il primo cittadino ha sottolineato che "si sta riproponendo quanto avvenuto con la rivolta del gennaio 2010, ma anche rispetto a quanto avvenuto pochi giorni fa, quando il comandante dei vigili di Rosarno e' stato accoltellato nei pressi della tendopoli. La gestione di questa struttura non può essere garantita dai Comuni che non hanno strumenti, risorse, fondi".
"Smantelliamo la tendopoli perche' e' un ghetto, e' insostenibile, manca l'essenziale". Lo ha detto il sindaco di Rosarno, Giuseppe Ida', commentando la tensione in atto nella vicina San Ferdinando, dove centinaia di migranti stanno manifestando dopo la morte di un cittadino del Mali, ucciso da un carabiniere intervenuto per sedare una rissa.
"Bisogna garantire le condizioni di dignita' per questa gente - ha aggiunto Idà - distribuendo chi ha il diritto di stare in Italia nei comuni del comprensorio, in maniera equa. In questo periodo la raccolta degli agrumi è ferma, l'agricoltura è in crisi, e questi ragazzi non hanno di che vivere". Per questi motivi, il sindaco di Rosarno, il cui paese confina con la tendopoli che si trova nel territorio di San Ferdinando, ha chiesto un incontro urgente al ministro dell'Interno, Angelino Alfano.
(AGI)