Regione: Commissione Antimafia, audizione prefetto Morcone
La Commissione regionale contro il fenomeno della mafia, presieduta dal consigliere Salvatore Magaro', ha interamente assorbito la sua riunione odierna con l'audizione del prefetto Mario Morcone, Direttore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalita' organizzata. "Sono qui - ha detto Mario Morcone - per raccontare cosa stiamo facendo sul contrasto e sull'utilizzo dei beni mafiosi". Morcone, inoltre, ha sottolineato "l'importanza della legge di istituzione dell'Agenzia, frutto di una decisione bipartisan del Parlamento, fatto particolarmente importante sotto il profilo della volonta' dello Stato di impegnarsi intensamente su questi temi". Mario Morcone, ha posto l'attenzione sulla necessita' che l'Agenzia nazionale possa trovare un interlocutore unico a livello regionale, per potere efficacemente coordinare tutte le attivita' connesse ed i rapporti con gli enti locali, in particolare, con i piccoli comuni, che non hanno grosse disponibilita' finanziarie autonome per riavviare attivita' confiscate o rendere agibili immobili, spesso oggetto di vandalismi prima della loro acquisizione. Morcone, infine, ha riaffermato il ruolo di struttura-madre della sede di Reggio Calabria dell'Agenzia, rispetto alle altre sedi decentrate. "L'informativa del prefetto Morcone su un argomento particolarmente delicato e serio, soprattutto per la Calabria - ha detto il presidente della Commissione, Salvatore Magaro' - come quello della destinazione e della gestione dei beni confiscati alla criminalita' organizzata, e' stata puntuale ed a largo spettro. Un'autentica opportunita' per implementare efficacemente le iniziative di legge che la Commissione regionale antimafia intende elaborare"."I dati fornitici oggi dal prefetto Morcone sul totale di immobili ed aziende oggetto di confisca in Calabria, alla data del 6 settembre 2010, sono significativi per ampiezza del fenomeno ed allarme sociale: 1532 confische complessive, di cui 1421 gli immobili e 111 le aziende. Solo nel reggino, si contano, sul totale dei beni confiscati, 940 immobili e 81 aziende. In molti casi - ha detto Magaro' - si tratta di comuni che hanno scarsissima capacita' finanziaria, per cui sarebbe necessario che all'interno della programmazione delle opere pubbliche nella regione, si individuasse una percentuale di risorse da destinare appunto al recupero produttivo e sociale dei beni confiscati. Mi pare,inoltre, condivisibile la preoccupazione del prefetto Morcone nella parte in cui esplicita chiaramente le cosi' dette difficolta' ambientali che insorgono nel momento in cui proprio i comuni si vedono assegnati i beni. E' un fenomeno, purtroppo, comune a tutta la Calabria e non solo riscontrabile nel reggino. Lo testimoniano gli innumerevoli attentati agli amministratori pubblici, intimidazioni e danneggiamenti. In questo quadro - ha concluso Salvatore Magaro' - la proposta di legge regionale per istituire un'Agenzia regionale, si muove in direzione di un rafforzamento del fronte istituzionale contro il crimine organizzato, dove, in campo, non ci sara' soltanto un sindaco isolato, ma la massima istituzione calabrese". Numerosi gli interventi dei consiglieri presenti ai lavori, che hanno chiesto informazioni al prefetto Morcone e posto quesiti all'alto dirigente dello Stato. In particolare, dai consiglieri Censore (PdL), Dattolo (Udc), Pacenza (PdL), Aiello (Fed. della sinistra), Giordano(IdV), Serra(Insieme per la Calabria), e Maiolo(Pd), hanno chiesto al Direttore dell'Agenzia nazionale "una maggiore attenzione sui tempi di recupero ai fini sociali dei beni confiscati", ed il coinvolgimento piu' esteso degli operatori del terzo settore e del sistema associazionistico. Ai lavori hanno partecipato anche i consiglieri Nucera(PdL), Rappoccio(Insieme perla Calabria) e Caputo(PdL).