Petramale: pregiudizio blocca imprese in Calabria
"E' la burocrazia del pregiudizio che blocca lo sviluppo calabrese. Soprattutto l'ignoranza e la superficialita' dei consulenti ministeriali: finche' la Calabria continuera' a dipendere da piccoli burocrati mal informati e poco preparati non avra' alcuna possibilita' di sviluppo". E' quanto ha dichiarato il presidente regionale della Confapi, Mario Petramale, commentando, stamattina, il blocco di un progetto realizzato tra un'azienda calabrese e l'Universita' della Calabria. "Il progetto - spiega - riguarda la produzione meccanica della melassa di fico e coinvolge l'Unical e un'azienda specializzata, due realta' consolidate e certificate che, pero', secondo un consulente ministeriale non avrebbero le carte in regola. L'illustre docente ha decretato la bocciatura del progetto e il relativo finanziamento motivando che l'ateneo di Arcavacata non ha alcuna competenza nel campo dell'agroalimentare e dell'agroindustria. Si tratta - secondo Petramale - dell'ennesimo schiaffo ai professionisti di questa terra che hanno tutte le carte in regola per poter svolgere ricerca e trasferimenti tecnologici. Il consulente ministeriale da bravo burocrate ha licenziato il progetto, perche' secondo le sue conoscenze l'Universita' della Calabria non ha competenze nel settore agroalimentare e agroindustriale per poterlo portare avanti. Evidentemente, l'eminente professore associato da ben ventitre anni - copntinua - bisognerebbe chiedergli perche' dopo tutto questo tempo non ha ancora ottenuto l'ordinariato - non conosce la rete internet, perche' altrimenti avrebbe potuto non solo avere informazioni dettagliate sull'ateneo e sull'azienda partner del progetto, ma avrebbe potuto constatare che l'Unical e in particolare il dipartimento di modellistica per l'ingegneria, da anni svolge ricerche nel settore industriale e agroalimentare con grandissimi risultati per il sistema delle Pmi. E, ironia della sorte, proprio sull'agroalimentare, sabato scorso, s'e' tenuto un convegno organizzato proprio dall'ateneo di Arcavacata. Finche' lo sviluppo di questa terra ricca di possibilita' e competenze continuera' a dipendere da burocrati del nord saremo destinati a non avere speranze. Ne prendano nota - conclude - il governatore della Calabria e tutti i suoi assessori".