Intimidazione Marcianò, la solidarietà del Pci
La Federazione reggina del Partito Comunista Italiano esprime “profonda solidarietà e vicinanza all'assessore comunale ai Lavori Pubblici Angela Marcianò e alla sua famiglia per il grave attentato subito. Si è trattato di un vile gesto di chiara matrice 'ndranghetistico-mafiosa che deve essere condannato con forza e determinazione, nonché necessita risposte politiche nette e fatti amministrativi concreti. Questo episodio sembra la vergognosa risposta mafiosa alla I Marcia nazionale degli “Amministratori Sotto Tiro” svoltasi, a Polistena, proprio poche ore prima dell'attentato.
“In queste giorni, tutti i cittadini onesti si interrogano, con estrema preoccupazione, su cosa stia realmente accadendo al comune di Reggio Calabria e, più complessivamente, nella città. Non bastano slogan e annunci, i reggini devono sapere la verità su ciò che si verifica in seno all'amministrazione comunale, a partire dal delicato settore dei Lavori Pubblici. Bisogna rammentare che nonostante il comune di Reggio Calabria sia stato sciolto per mafia, si parla con insistenza di un’asfissiante presenza di massoni in precise posizioni di vertice e nei gangli politico-amministrativi cittadini.
“Oggi, la città, nonostante gli sforzi immani della Procura guidata da Cafiero De Raho, sta vivendo pericolosi segnali di una recrudescenza criminale e mafiosa: la guardia deve rimanere altissima e non sono ammesse distrazioni. In questo quadro, dobbiamo amaramente registrare che il tema della lotta alla 'ndrangheta e alle mafie, dirimente e fondamentale per lo sviluppo economico-sociale del nostro territorio, non rappresenti affatto una priorità politica del PD e del governo Renzi.
“Per esempio: che fine hanno fatto le specifiche proposte legislative, a costo zero, elaborate e consegnate al Parlamento dalla specifica Commissione guidata dal Procuratore Gratteri? Come noto, sono rimaste lettera morte a causa della precisa volontà di Renzi e del PD che, fino ad oggi, nonostante gli slogan e la propaganda non hanno, scientemente, inteso approvarle preferendo, al contrario, il loro totale ed ingiusto insabbiamento. Il quadro, insomma, è decisamente fosco e preoccupante.
“Certamente, oggi, è necessario stare accanto e sostenere, senza ipocrisie o furbizie, l'assessore Marcianò, poiché l'isolamento, come ci insegnano analoghe vicende, è l'anticamera della delegittimazione che rappresenta la vittoria delle forze mafiose e criminali, le quali, a scanso di equivoci, agiscono e si annidano anche nelle stanze del potere a tutti i livelli”.