A Tortora il convegno internazionale su “Il Golfo di Policastro tra Enotri e Lucani”

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Nei giorni 25 e 26 giugno, si è tenuto a Tortora il convegno internazionale dedicato a “Il Golfo di Policastro tra Enotri e Lucani: insediamenti, assetto istituzionale, culturale materiale”, organizzato dall’amministrazione comunale di Tortora, col patrocinio dell’Università degli studi di Messina – Dipartimento di civiltà antiche e moderne e del MIBACT. Il convegno è stato l’ultimo atto del “Giugno Culturale”, insieme di manifestazioni e seminari volti alla riscoperta del patrimonio storico-archeologico e alla promozione culturale del territorio.

Durante i due giorni di lavoro e davanti a un pubblico molto interessato, illustri nomi dell’archeologia italiana e internazionale (tra gli altri, il prof. M. Osanna, soprintendente di Pompei ed Ercolano; il prof. E. Lippolis, Università di Roma La Sapienza; la prof.ssa H. Fracchia, University of Alberta, Edmonton-Canada; il prof. P. Poccetti, Università di Roma Tor Vergata; i proff. G. F. La Torre e F. Mollo, università degli studi di Messina; la prof.ssa A. Serritella, Università di Salerno; il dott. A. Cocorullo, università Ca’ Foscari di Venezia; le dott.sse P. Bottini e T. Cinquattaquattro, Soprintendenza Archeologia della Basilicata; il dott. G. Aversa, Polo Museale della Calabria; il dott. S. Marino, Soprintendenza Archeologia della Calabria) hanno fatto il punto delle ricerche archeologiche e degli studi aventi come oggetto il territorio del Golfo di Policastro e il suo popolamento tra il VI e il III sec. a. C.

In particolare, nella prima sessione è stata analizzata la dinamica d’interazione tra Enotri, Greci e Lucani nel Golfo di Policastro, sia nei suoi risvolti materiali e storici sia in quelli istituzionali, attraverso l’analisi delle fonti e delle testimonianze materiali ed epigrafiche provenienti da Tortora e dalla vallata del fiume Noce. La relazione del prof. Poccetti ha riletto l’iscrizione paleo arcaica di Tortora nel quadro degli assetti istituzionali del mondo italico; il prof. La Torre si è invece soffermato sulle evidenze che hanno caratterizzato il profondo scambio di culture materiali e identitarie tra gli Enotri presenti nel territorio, i naviganti greci e le successive migrazioni di genti lucane, popolazioni di origine osca.

Centrale nell’economia del convegno è stato l’intervento del prof. Mollo, durante la seconda sessione del convegno, che ha presentato una profonda analisi dei corredi rinvenuti nei diversi nuclei delle necropoli arcaica e poi lucana di Blanda, individuando i vasi di produzione locali e quelli d’importazione e delineando, attraverso essi, le dinamiche e le potenzialità economiche della cittadina e delle sue élites sociali nel tempo. Le altre relazioni hanno illustrato il quadro archeologico tra Enotri e Lucani nelle aree di Rivello, Caselle in Pittari, Roccagloriosa, nell’alta valle del Sauro e nella Calabria settentrionale, offrendo elementi di discussione e confronto tra le varie omogenee realtà archeologiche.

Le conclusioni, affidate ai professori E. Lippolis e M. Osanna, attraverso la forma inedita del dialogo a due, hanno offerto una visione articolata e originale, di elevatissimo livello scientifico, a una due giorni di convegno veramente ricca di spunti e novità scientifiche di grande importanza.

L’incontro si è chiuso con l’intervento dell’onorevole Giuseppe Aieta, consigliere regionale della Calabria, che si è complimentato per l’organizzazione dell’importante riunione scientifica e si è impegnato a sostenere nelle sedi istituzionali, attraverso risorse finanziarie, il progetto di ricerca archeologica che interessa il territorio tortorese, proprio mentre sul sito del Palecastro di Tortora è in corso da circa un mese uno scavo che vede protagonisti una quarantina di giovani studiosi provenienti da numerose università italiane, sotto la guida del Prof. Fabrizio Mollo, impegnati nel riportare alla luce importanti settori del Foro romano della città di Blanda.