‘Ndrangheta: 18 arresti nel Torinese, racket sui night club
Associazione mafiosa armata e concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di armi, danneggiamenti aggravati, incendi, sequestro di persona e un tentato omicidio aggravato. Sono questi i reati contestati a 16 persone arrestate (di cui uno ai domiciliari poiché ultrasettantenne) e due obbligate alla presentazione alla polizia giudiziaria, nell’ambito di un’operazione interforze tra Gico, Squadra Mobile e Carabinieri contro la locale Santhià, radicata in Piemonte e in particolare nei territori di Torino, Biella, Vercelli e Novara.
Tuttavia tra i reati più gravi contestati nell’operazione si annoverano un sequestro di persona avvenuto nel 2010 nel Novarese ai danni di un imprenditore e il tentato omicidio di Antonio Tedesco, commesso nel luglio 2014 a Volpiano, che sarebbe riconducibile a presunti contrasti nella gestione di un night club. Per la vicenda sono stati arrestati Rocco e Saverio Dominello, padre e fratello di Michele e Salvatore, tutti condannati in primo e secondo grado per associazione di tipo mafioso, ritenuti appartenenti alla locale di Chivasso.
La indagini avrebbero accertato i metodi estorsivi da parte del gruppo ai danni dei proprietari di night club della zona, che tuttavia avrebbero negato qualsiasi forma di estorsione. Secondo gli inquirenti i titolari dei locali sarebbero stati assoggettati dal gruppo e per questo non avrebbero sporto alcuna denuncia. Le uniche denunce sarebbero riconducibili a incendi e danneggiamenti aggravati che hanno determinato l'intervento delle forze dell’ordine ma che avrebbero incontrato la reticenza degli imprenditori che hanno subito i danni.
Sono stati eseguiti 5 decreti di sequestro preventivo emessi nei confronti degli indagati Antonio Miccoli, Antonio e Giovanni Raso, Rocco e Saverio Dominello, riguardanti alcune società di lavorazioni edili, vetture di lusso, immobili e terreni in provincia di Biella e Lecce.