All’Ao di Cosenza nuovi orizzonti per il trattamento degli aneurismi cerebrali

Cosenza Salute

Nell’ultima settimana l’equipe, diretta dal Direttore della UOC di Neuroradiologia, William Auteri, ha eseguito delicati interventi su pazienti con aneurismi cerebrali rotti, ricorrendo a nuovissimi devices che consentono di affrontare malformazioni, fino a poco tempo fa considerate inoperabili, o se trattate, ad altissimo rischio.

Si tratta di nuovissimi stent detti “a deviazione di flusso” che, una volta rilasciati nel vaso da cui ha origine l’aneurisma , ne determina una progressiva trombizzazione.

Tale procedura richiede una altissima specializzazione ed esperienza come pure una perfetta collaborazione con neurochirurghi e anestesisti-rianimatori per la complessità del trattamento farmacologico da effettuarsi prima, durante e dopo l’intervento. Al momento sono sette i pazienti trattati con questo sofisticato approccio , con risultati ottimi in termini di aoutcome clinico.

Dal 1996, anno in cui fu trattato , con tecniche innovative, il primo aneurisma cerebrale, il numero dei trattamenti è notevolmente aumentato e la Neuroradiologia Interventistica di questa Azienda ha ampliato il proprio campo di azione, ottenendo il riconoscimento di Stoke Unit di II livello, unica in grado di affrontare l’ictus cerebrale anche con un immediato trattamento endovascolare di disostruzione del vaso occluso, con risultati nettamente migliori rispetto alla sola terapia medica.

In Italia ancora pochissimi centri sono in grado di offrire tali prestazioni non solo pel l’obiettiva difficoltà della procedura, ma anche per l’impegno economico che tale attività comporta, anche se inferiore a quella che si dovrebbe rimborsare in caso di mobilità extra regionale.

La Direzione Generale, pur in periodo di difficoltà finanziarie, ha manifestato la massima attenzione e disponibilità, provvedendo anche all’acquisto di un terzo angiografo che dovrà garantire l’attività di emergenza della Neuroradiologia e della Cardiologia, privilegiando in maniera preponderante l’aspetto dell’assistenza e delle cure, rendendo così possibile il raggiungimento di risultati che pongono l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, tra le migliori strutture nazionali.