Baby Angel presenti al campo scuola della Protezione Civile

Catanzaro Attualità

L’Associazione Angeli della Sila di Pentone, nel catanzarese, in continuità con il Progetto di diffusione della cultura di protezione civile che ha portato alla costituzione, già da due anni, di una sezione di ragazzi tra gli 11 ed i 14 anni denominata Baby Angel, anche quest’anno ha partecipato alla realizzazione del Campo Scuola promosso dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile denominato “Anch’io sono la protezione civile”.

Il Campo è stato inaugurato ed allestito, il 6 luglio scorso, in Contrada Granaro a Sorbo San Basile, in una suggestiva location destinata ad iniziative di questo tipo denominata la “La Valle di Isidoro”. Presenti il Dirigente della Protezione Civile Regione Calabria, Carlo Tansi e il funzionario Claudio Caiola, che hanno salutato i 33 tra ragazzi e ragazze coinvolti, complimentandosi con loro per la scelta di partecipare ad un progetto che si propone come obiettivo principale quello di diffondere tra le nuove generazioni la cultura del rispetto del territorio e la conoscenza delle attività di protezione civile come esercizio civico. Stesso augurio è stato rivolto dal Direttore del CSV di Catanzaro, Stefano Morena, e da un componente del Consiglio Direttivo, Alessandro Tassoni, anche a nome del Presidente Luigi Cuomo.

Un campo di volontariato è un'esperienza che consente ai partecipanti di realizzare concretamente un progetto di tutela, valorizzazione dell’ambiente e delle culture locali, ed i ragazzi hanno lavorato, tra lezioni ed esercitazioni, divisi in squadre coadiuvati dai volontari esperti e dalle associazioni locali che non hanno fatto mancare il loro supporto.

Sulla base delle linee di indirizzo fissate dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, le giornate dei ragazzi, dal 6 al 10 luglio, sono state scandite da lezioni ed esercitazioni pratiche sui principali temi di Protezione civile, ma anche escursioni che hanno dato risalto alla splendida natura di cui si compone la Sila calabrese sensibilizzando i giovani ad un maggiore rispetto ambientale.

La didattica del campo ha inizio con la lezione autorizzata dal Direttore Centrale Operativa SUEM 118, Eliseo Ciccone, a cura di Antonio Tavano, Massimiliano Tinello, Mariangela Ammirati e Tommaso Mancuso sulla funzione del servizio sanitario all’interno del sistema di Protezione Civile, sui principi di base del primo soccorso e con una lezione teorico-pratica sull'ambulanza e sui presidi in dotazione alla stessa, che ha entusiasmato il gruppo.

Nel proseguimento delle attività si è potuto contare sulla partecipazione attiva delle Associazioni “Naturalmente Sport”, che ha guidato i ragazzi nell’escursione che attraverso un percorso ricco di fauna (facile vedere gli scoiattoli neri saltare sugli alberi), flora (licheni, muschi, querce, fragoline selvatiche...) si arriva alle cascate del Monardo; la G.E.Ru.V. che ha tenuto una lezione-esercitazione, attraverso le professionalità di cui dispone e l'ausilio della moderna tecnologia, che utilizza i droni in diverse attività di ricognizione, vigilanza e monitoraggio; il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) della Stazione di Catanzaro, che ha intrattenuto i ragazzi prima con una lezione teorica sulle diverse tipologie di intervento e sulle relative fasi di soccorso in ambiente montano ed impervio, e successivamente con le attività pratiche con l’ausilio dell’Unità cinofila. Una coinvolgente lezione è stata tenuta dal Dott. Geol. Michele Folino Gallo del Dipartimento ARPACAL di Catanzaro, diretto dal Dott. Clemente Migliorino, che opera quotidianamente per la difesa e la protezione dell’ambiente nella Regione Calabria.

La giornata conclusiva si è svolta presso la vedetta “Miniardo”, su autorizzazione dell’Azienda Calabria Verde, con un appetitoso picnic che ha coniugato la lezione sulla prevenzione e previsione incendi ai piaceri della gola.

Imparare facendo: sono queste le parole d’ordine del progetto, che ha attivato i giovani coinvolgendoli in attività pratiche aventi l’obiettivo di creare un legame diretto tra giovani e natura e incoraggiarli a diventare protagonisti del proprio territorio, vogliosi di muoversi in prima persona sia per difenderlo da abusi, sia per promuoverne la bellezza.

La conclusione di questa avventura ha visto tutti contenti per la buona riuscita di questo secondo campo scuola, organizzato dall’Associazione di Protezione civile “Angeli della Sila” tra abbracci baci e complimenti e qualche faccia triste non manca, con un coro di voci che parte spontaneamente e si grida all'unisono "Arrivederci all'anno prossimo".