In 606 sbarcano a Vibo, identificati sei presunti scafisti
Come atteso, sono giunti stamani nel porto di Vibo Valentia i migranti in viaggio sulla nave “James Joyce” della Marina militare irlandese. In tutto si tratta di 606 persone di diversa provenienze, ovviamente tutti di origine sub-sahariana (Nigeria, Somalia, Eritrea, Bangladesh, Libia e Egitto) che erano stati soccorsi al largo della coste libiche e nel canale di Sicilia.
Tra di essi, come annunciato, i corpi di 16 immigrati deceduti, chi per annegamento e chi per ustioni, nei giorni scorsi, e che saranno successivamente seppelliti in cimiteri del vibonese.
Sulla banchina del porto calabrese pronta la macchina organizzativa impiegata per la prima assistenza sanitaria, la messa in sicurezza e l’identificazione e che vede impegnate le forze dell'ordine, vigili del fuoco, medici del Suem 118 e la Protezione civile. Al momento non sono segnalate particolari problematiche sanitarie.
Si sta invece procedente ad eseguire accertamenti investigatici nei confronti di sei persone, quattro libici, un egiziano e un marocchino, che sono sospettati di essere gli scafisti.
Dopo le procedure di rito i migranti saranno trasferiti, secondo il Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno, in centri d'accoglienza dislocati in Puglia, Veneto, Toscana, Piemonte, Liguria, Molise, Valle d'Aosta, Campania, Lazio e Umbria mentre i minori non accompagnati saranno ospitati a Vibo Valentia.