Calabria e futuro: la proposta di “Mosaico” sui poli di innovazione
Creare un polo di innovazione competitivo a livello mondiale. In Calabria. A partire dalle biotecnologie: un’utopia. Un’utopia sì, ma indispensabile, aggiungono i membri di MOSAICO. Provengono da Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna. Quest’anno si sono riuniti nella punta dello stivale, ospitati da Lilia Infelise, economista di origine calabrese, fondatrice del gruppo. Specialisti dell’innovazione e dello sviluppo di risorse umane, dal 1995 lavorano insieme per il rilancio delle aree economicamente fragili. Questa volta ritornano ad occuparsi della Calabria. Dagli arbusti da fibra della macchia mediterranea l’innovazione - L’occasione è data dal bando della Regione sui poli di innovazione. Dopo dieci anni di sperimentazione sulla ginestra, Lilia Infelise propone di investire sugli arbusti europei autoctoni. I membri di MOSAICO si sono attivati immediatamente per coinvolgere le imprese che, a livello nazionale e mondiale, potrebbero utilizzare i prodotti finali del polo.
L’idea è di estrarre le fibre attraverso gli enzimi, quindi, attraverso una tecnologia verde. Il polo delle biotecnologie non si limiterebbe all’estrazione della fibra per tessile, auto motive, nautica, bioedilizia, ma con gli scarti realizzerebbe biocolle, bioplastiche, vernici naturali, fitofarmaci: tutti prodotti non inquinanti. Da questo punto di vista, numerose sono le aziende nazionali e mondiali interessate ad aderire al polo. Gli altri due elementi essenziali del polo: un laboratorio di design per la creazione di un green brand del mediterraneo e la formazione di cooperative di giovani e meno giovani, disoccupati o precari.
Un polo di questa natura diventerebbe l’unico punto di riferimento in Italia, in grado di competere a livello europeo e mondiale. Consentirebbe ai nostri ricercatori emigrati all’estero di rientrare Attrarrebbe scienziati e imprenditori innovativi da tutto il mondo. Con conseguenze positive su tutto il territorio regionale. Calabria: un polo fiore all’occhiello dell’Europa. Una sola strada si apre per chi, come la Calabria, ha l’ambizioso progetto di spendere ben 1000 milioni di Euro - il Piemonte per lo stesso obiettivo ne ha a disposizione 100: sostenere solo quei poli che dimostrino abilità e volontà di fare un salto di qualità di fronte alla competizione mondiale e capacità di acquisire primati sul piano europeo, in nuovi campi tecnologici, nella green economy.
Le competenze di MOSAICO - Mosaico nasce nel 1995 e riunisce i componenti del board di Artes, centro di ricerca e progettazione fondato da Lilia Infelise nel 1991. I suoi componenti lavorano in Europa e nel mondo nel campo della formazione del capitale umano, dell’organizzazione delle aziende, delle scienze e tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Il network ha già lavorato in passato in Calabria. Tra gli altri, nel 2001, ha avviato il progetto Alliance che si è concluso con la creazione di una rete di B&B nella locride, delle prime tre strade del vino, di un consorzio di imprese al femminile dell’artigianato tessile e del legno (Atena). I membri di MOSAICO hanno dato la loro disponibilità a lavorare con Lilia Infelise per fare di un eventuale polo delle biotecnologie calabrese un progetto vincente a livello mondiale. Gli esperti ci sono, le risorse anche: non resta che partire