Sbarco a Vibo: fermati due presunti scafisti, l’accusa è di concorso in omicidio plurimo
La Polizia di Stato di Vibo Valentia, in collaborazione con gli uomini della Guardia di Finanza del gruppo Aereonavale, ha fermato due delle sei persone che sono indagate per aver portato dalle coste della Libia, sino a limite delle acque territoriali italiane, un grosso barcone con circa 400 migranti a bordo.
L’accusa è di concorso in omicidio plurimo, oltre che di favoreggiamento all'immigrazione clandestina: nel vano sotto il motore dell’imbarcazione, al momento del ritrovamento dei profughi, sono stati scoperti i corpi di 15 persone oltre che di un ragazzino che sarebbero deceduti, durante il viaggio, chi per asfissia e chi per ustioni causate da una fuoriuscita del carburante.
I due, un nigeriano ed un somalo, che non risultano avere precedenti penali in Italia, sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica.