Furbetti del cartellino a Lamezia Terme, indagini chiuse

Catanzaro Cronaca

La Procura della Repubblica di Lamezia ha emesso un avviso di conclusione indagini che è stato notificato dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme. Le accuse mosse a Giovanni Scalzo, il dipendente della Provincia di Catanzaro è quella di truffa aggravata ai danni dell’Ente intermedio catanzarese.

Il pubblico ministero Marta Agostini ha, infatti, firmato l'avviso di conclusione delle indagini con contestuale avviso di garanzia a Scalzo. I fatti, risalgono al dicembre del 2014 quando il Nucleo Mobile della Guardia di finanza di Lamezia Terme a seguito di un blitz negli uffici della Provincia e del settore politiche, avrebbe riscontrato l’assenza dall’ufficio di Scalzi, nonostante avesse “timbrato” il cartellino. L’impiegato è stato quindi denunciato, dal momento che secondo gli inquirenti non ci sarebbe stato alcun motivo per il quale Scalzi non sarebbe dovuto essere presente in ufficio.

Nella stessa inchiesta l'ex sindaco di Pianopoli Rodolfo Cuda è stato arrestato, perché sarebbe stato rintracciato mentre svolgeva un lavoro nell’azienda della figlia, mentre sarebbe risultato presente nell’Ente intermedio. L’uomo è stato condannato per truffa aggravata il giorno seguente, nel corso del giudizio per direttissima dopo patteggiamento.