Ultimi appuntamenti per BoCS, la musica incontra l’arte
Ultimi due appuntamenti sul LungoFiume Boulevard con la rassegna 'Play BoCs, la musica incontro l'arte', curata da AlterAzioni. Nell'area 3 dei BoCS Art Internazionale, mercoledì 27 luglio (ore 22,00) è di scena il talento di Matthew Lee, straordinario performer, pianista e cantante innamorato del rock'n'roll. Nonostante la giovane età si è esibito in circa 1000 concerti, in tutta Europa: Italia, Belgio, Inghilterra, Francia, Svizzera, Slovenia, Olanda, Germania, ma anche negli Stati Uniti ed in Africa. La stampa internazionale lo ha definito “the genius of rock’n’roll”.
Il Cincinnati Blues Festival in Ohio (Usa), il Summer Jumboree Festival (Senigallia), il Musicultura (Recanati), il Festival di Sao Vincente (Capoverde); il Motor Show di Bologna; la Musikmesse di Francoforte; Blues on the Farm (Uk); il Capodanno 2005 a Roma, Il Linton Festival e il Cornbury Festival (Uk), e ancora il Festival internazionale di Hammamet (Tunisia), sono solo alcune delle importanti manifestazioni a cui Matthew Lee ha partecipato.
E’ da poco uscito il suo nuovo disco “D'altri Tempi” per la storica etichetta milanese Carosello Records, nel quale ha collaborato per la scrittura di brani inediti con importanti produttori e autori del panorama internazionale. Recentemente ha vinto la sezione giovani del “Coca Cola Summer Festival “ andato in onda su canale 5.
“La rassegna che ha sposato arte e musica ha dato un respiro internazionale al nostro programma di intrattenimento estivo – commenta l'assessore agli eventi Rosaria Succurro. L'idea di realizzare incontri musicali di spessore nella cornice dei BoCS si conferma di grande suggestione e suggella un'occasione unica di confronto tra espressioni artistiche di diversa natura ma accomunate da qualità e passione”.
Chiude la rassegna, giovedì 28 luglio (ore 22.00), Yosonu, progetto solista di Peppe "drumz" Costa. Comporre musica contemporanea senza strumenti musicali si può. Il corpo (body percussion), gli oggetti di uso quotidiano e la voce sono infatti i soli "strumenti" su cui si sviluppa l'idea Yosonu. Il primo lavoro in studio col marchio Yosonu è GiùBOX, interamente registrato "home made" e successivamente sbarcato al Nunu Lab per mix e mastering assieme a Carmelo Scarfò.
Uno dei brani, 'Reaction', è stato registrato "suonando una porzione di città" a Reggio Calabria per il docufilm Reaction City del regista Fabio Mollo. Poliritmie, riff in loop che divengono "mantra", voci pulite e filtrate, diplofonie e testi desemantizzati sono la scommessa di un disco-esperimento dalle influenze molteplici e singolari, da John Cage a Bobby Mc Ferrin, dagli Area ai Justice e Daft Punk.