Cciaa. Stop al contratto col Segretario. Graziano: Algeri ha vinto la battaglia

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Graziano

“Quanto accaduto per l’avvicendamento alla guida della segreteria generale della Camera di Commercio di Cosenza è grottesco e paradossale. Un presidente, supportato dal consiglio di amministrazione, si vede recapitare una denuncia per abuso d’ufficio. E questo solo perché aveva deciso di creare un cospicuo risparmio all’Ente tagliando lo stipendio d’oro del dirigente di segreteria. Menomale che i tribunali hanno fatto giustizia non riconoscendo alcun reato alla direzione della Camera. Resta, però, la realtà di un sistema pubblico che alimenta ancora, nonostante la crisi, disparità sociale e non lascia liberi nelle loro funzioni quanti vogliano intervenire per razionalizzare le spese, eliminando gli sprechi”.

Il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, esprime così solidarietà al presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, che negli ultimi mesi ha combattuto e vinto una battaglia di coraggio e civiltà, riuscendo a rescindere l’oneroso contratto con l’ex Segretario generale dell’Ente.

“Il coraggio dimostrato dal presidente Algieri e dal CdA della CCIAA di Cosenza – dichiara Graziano – è la dimostrazione che anche in Calabria è possibile creare esempi di buona amministrazione. Ma anche la dimostrazione che la giustizia può prevalere su qualsiasi altra motivazione che non sia nell’interesse dei contribuenti e dei cittadini. Da rappresentante istituzionale regionale e da esponente di un movimento, Il Coraggio di Cambiare l’Italia, che pone come suoi principi fondanti la meritocrazia e l’equità sociale, sono fiero ed orgoglioso che questa storia, anche dai caratteri giudiziari, si sia risolta a favore di chi ha creduto in questi valori. È sacrosanto riconoscere il valore del lavoro, soprattutto negli enti pubblici dove esistono posti d’azione ben circoscritti e ognuno con delle diverse responsabilità".

"Non trovo giusto, però – precisa ancora il Segretario questore del Consiglio regionale – che nella burocrazia possano crearsi dei veri e propri potentati economici. E bene ha fatto il presidente Algieri ad attenzionare questa situazione e a recidere una spesa salariale mensile che, seppur attribuita ad un ruolo dirigenziale, racchiude la somma media di 10 stipendi di un operaio. Insomma, una vergogna! Che questa esperienza, allora, di cui è stato protagonista il presidente della CCIAA di Cosenza, a cui faccio i complimenti per il grande e pregevole lavoro di riorganizzazione e di rilancio della struttura camerale, sia da monito ed esempio per tutto il complesso amministrativo e burocratico pubblico. Con la speranza – conclude Graziano – che anche gli enti amministrativi pubblici avviino un percorso di verifica e di riequilibrio delle spese stipendiali, valutando in base al merito e ai risultati conseguiti e tagliando laddove si evidenzino degli sprechi”.