Strutture abusive sul lungomare, scatta il sequestro in un lido balneare
All’interno di un noto stabilimento balneare di Gallico erano state realizzate e utilizzate delle strutture abusive adibite a locali cucine e alla consumazione di alimenti, a servizio di una zona demaniale detenuta regolarmente in concessione.
La scoperta è stata effettuata dalla Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria in collaborazione con i Carabinieri di Gallico e la Guardia di Finanza che nel corso delle indagini hanno fatto emergere come le opere siano state edificate senza le autorizzazione necessarie e, soprattutto, senza alcun nulla osta paesaggistico ambientale, dato che la zona rientra tra quelle assoggettate al vincolo.
Dagli accertamenti sarebbe così emerso che un 41enne, C.D., avrebbe collocato sul suolo demaniale marittimo, in asservimento alla spiaggia in concessione, tre gazebi di circa 50 metri quadri complessivi che erano adibiti a zona di relax per il ristoro e la consumazione di pasti e bevande. Le strutture, ben ancorate al suolo, secondo gli inquirenti sarebbero state realizzate con per creare fraudolentemente delle strutture “ricettive” da cui trarre proventi definiti “illeciti”.
Pertanto, su disposizione del magistrato di turno, il Sostituto Procuratore Francesco Ponzetta, le strutture sono state poste sotto sequestro preventivo urgente. L’attività è stata poi convalidata dal Gip.
“La vicenda, evidenzia le già note criticità legate allo sfruttamento dei litorali e delle superfici prossime al demanio e – affermano i militari - la necessità che venga mantenuta alta la vigilanza su una forma di inquinamento ambientale che inevitabilmente incide negativamente sull’utilizzo e gestione dell’ambiente marino e costiero”.