Il magistrato Nicola Gratteri alla prima giornata del Sila Festival
Si partirà alla grande al Sila Festival. La IV edizione del Festival internazionale di cinema eco-ambientale, ideata dal produttore italo-americano Raffaele Alberto, avrà nel suo parterre di ospiti il magistrato Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro dallo scorso mese di aprile. Ormai non ci sono dubbi. La conferma è arrivata nelle ultime ore.
Il suo attesissimo intervento sarà preceduto da una strutturata agenda di eventi: mostre fotografiche; introduzione al Festival (con saluti istituzionali del dirigente generale Turismo, beni culturali, istruzione e cultura, Pasquale Anastasi; presidente della Provincia, Enzo Bruno; vicesindaco di Magisano, Salvatore Tozzo; Giuditta Mattace, sector Euro-mediterranean Cooperation and Internalization at Regione Calabria); presentazioni di libri e incontri con autori; proiezione di filmati.
La “quattro giorni” procederà secondo due tempi: nel primissimo pomeriggio (dal 2 al 5 settembre, San Pietro Magisano- CZ) verrà proiettato “King Tut” (miniserie dedicata alla vita di Tutankhamon, interpretata da Ben Kingsley, per il quale il presidente di giuria Cosentino ha ricevuto la Nomination al 2015 ADG Awards-Arts Directors Guild) e avranno luogo presentazioni di libri, con incontro con l’autore; in seconda serata, si proseguirà con la proiezione delle pellicole selezionate al concorso che ha contato oltre cento film da tutto il mondo.
La kermesse che non perde mai di vista il desiderio di sensibilizzare il pubblico verso tematiche (ambiente-migrazione) capaci di valorizzare e promuovere le bellezze paesaggistiche della Calabria nel mondo, di un territorio come la Sila, parlerà il linguaggio cinematografico. Un linguaggio, un’arte che, secondo l’idea del grande cineasta giapponese Akira Kurosawa, raccoglie in sé tutte le altre: “Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica”.