Violenta rapina a Crotone: poliziotti feriti, in manette due cittadini gambiani
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 2 settembre, la polizia di Crotone ha tratto in arresto due cittadini extracomunitari di origine gambiana, B.S., 28enne residente in Italia e senza fissa dimora e F.G. 19enne anch’egli residente nel nostro Paese ma senza un domicilio stabile: i due sono accusati di rapina consumata aggravata, oltre che di violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
In particolare, gli agenti stavano passando per via G. Di Vittorio, all’altezza della stazione degli autobus delle autolinee Romano, quando hanno notato due extracomunitari - il primo dei quali armato di un collo di bottiglia in vetro ed il secondo di un cosiddetto “nunchaku”, strumento usato nelle arti marziali orientali - che stavano colpendo violentemente un loro connazionale.
La vittima, sanguinante ed in grave pericolo di vita, è stata subito raggiunta dai poliziotti che, ormai tramortita dalle percosse, sono riusciti a sottrarla alla violenza dei due. L’aggredito, che aveva più volte tentato, invano, di allontanarsi dalla furia dei due gambiani, ha riferito agli uomini delle Volanti come, pochi minuti prima, sarebbe stato avvicinato e colpito con calci e pugni nel piazzale prospiciente via di Vittorio oltre che derubato del cellulare.
Nel frattempo il 28enne ed il 19enne si sono scagliati con veemenza anche contro gli agenti, l’uno brandendo il collo di bottiglia e l’altro agitando repentinamente il “nunchaku”, che è formato da due bastoni corti uniti mediante una catena.
Ne è nata così una colluttazione tra i poliziotti e i due gambiani con quest’ultimi che avrebbero tentato di colpirli ripetutamente al volto e all’addome. Nonostante la prestanza fisica e la violenza dei due stranieri, gli agenti sono comunque riusciti a bloccarli sebbene, durante lo scontro, siano stati comunque raggiunti da alcuni colpi che gli hanno provocato diverse e profonde ferite da taglio alle braccia.
Riportata la calma, i due extracomunitari sono stati perquisiti ed è stato così ritrovato il cellulare di proprietà della vittima. Una volta accompagnati in questura sono stati dichiarati in stato di arresto ed il Sostituto Procuratore Gaetano Bono ha disposto che fossero accompagnati nella Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida.